In seguito alla piena condivisione espressa dagli amministratori e dal partenariato istituzionale nelle prime due riunioni di concertazione sull’individuazione e istituzione della Zona Economica Speciale (Zes) in Abruzzo, nei prossimi giorni il presidente vicari della Regione, Giovanni Lolli, insieme al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e agli amministratori regionali, dedicherà altri quattro incontri direttamente sui territori individuati per recepire osservazioni degli amministratori e dei portatori d’interesse. Nel corso delle riunioni del 31 ottobre scorso Lolli ha illustrato il metodo di lavoro che ha condotto a puntare su aree che possano beneficiare del sistema di mobilità portuale, autoportuale e intermodale dell’Abruzzo, che si configura quale fattore attrattivo di interesse per le imprese. Le Zone Economiche Speciali rappresentano l’ultima frontiera della riflessione sulle politiche istituzionali per lo sviluppo del Mezzogiorno; tale politica si concentra su porti, retroporti nei quali si intendono valorizzare gli insediamenti imprenditoriali e i progetti di investimento capaci di rendere trainanti i settori di punta dell’economia italiana e meridionale. Uno dei principali vantaggi delle Zes risiede nella possibilità di riservare alle imprese non solo benefici in termini fiscali e tributari, ma soprattutto servizi e procedure snelle per accompagnare gli investimenti. Nel corso della discussione, i rappresentanti del territorio hanno già posto l’accento su alcuni aspetti che la Regione calerà nel documento definitivo, come le premialità per il riutilizzo di strutture già esistenti e oggi in disuso e per i progetti innovativi in grado di creare nuova occupazione. L’ulteriore necessità di concertazione con il territorio è stata richiesta dagli amministratori e subito accolta dal presidente Lolli proprio in occasione delle due riunioni del 31 ottobre al fine di garantire il necessario coinvolgimento dei cittadini.
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