Lombardia prima regione d’Italia per competitività, ma solo al 143esimo posto nell’Ue, dove al primo posto c’è l’area di Londra, seguita da un’altra contea inglese, l’Oxfordshire (con Berkshire e Buckinghamshire), e poi terza Utrecht, in Olanda, quarta la capitale svedese Stoccolma, poi ancora al quinto postio le inglesi Surrey e Sussex, al sesto la danese Hovedstaden, al settimo il Lussemburgo e solo all’ottavo la regione di Parigi (Ile de France) e al nono la prima tedesca, l’Overbayern. Sono i risultati per il 2016 di una complessa serie di indicatori elaborata dalla Commissione europea, pubblicati oggi a Bruxelles. Fra le altre regioni italiane, al secondo posto 153esima nell’Ue, c’è la Provincia autonoma di Trento, poi il Lazio (numero 156 nell’Ue), l’Emilia Romagna (157), la Provincia autonoma di Bolzano (160), il Friuli-Venezia Giulia (162), il Piemonte (163), la Liguria (167), il Veneto (169), la Toscana (172) l’Umbria (175), la Valle d’Aosta (177), le Marche (180), poi Abruzzo (198) e Molise (209), e infine, molto staccate, le regioni del Sud: Basilicata (226), Campania (228) a pari merito con la Sardegna, Puglia (233), Calabria (235) e, ultima, la Sicilia (237). L’ultima regione dell’Ue è la Guyana francese, al 262esimo posto. Gli indicatori riguardano l’innovazione, la “business sophistication”, la preparazione tecnologica, le dimensioni del mercato, l’efficienza del mercato lavoro, l’istruzione e formazione superiore e di base, la salute, le infrastrutture, la stabilità macroeconomica e le istituzioni.
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