Lavoro, nel primo trimestre 2019 si accentuano i divari territoriali

Nel primo trimestre 2019 si accentuano i divari territoriali relativi al tasso di occupazione: e’ aumenta nel Nord, +1,0 punti, e nel Centro, +0,3 punti, mentre e’ rimasta stabile nelle regioni meridionali. Questi i dati diffusi dall’Istat nel report relativo al mercato del lavoro nel primo trimestre del 2019. Nel Mezzogiorno, inoltre, la maggiore diminuzione del tasso di disoccupazione, -0,9 punti rispetto a -0,3 punti al Centro e al Nord, e’ stata associata dall’Istituto di statistica alla crescita del tasso di inattivita’, +0,6 punti; differentemente nel Centro e, soprattutto, nel Nord la quota di inattivi e’ diminuita, -0,1 e -0,8 punti, rispettivamente. Sono diminuite le differenze di genere: per le donne e’ stata piu’ intensa sia la crescita del tasso di occupazione, +0,8 punti in confronto a +0,3 punti gli uomini, sia la riduzione di quello di disoccupazione, -0,8 e -0,3 punti, rispettivamente; il tasso di inattivita’ e’ calato soltanto per la componente femminile, -0,4 punti, mentre e’ rimasto invariato per gli uomini. Tra gli stranieri l’aumento piu’ contenuto del tasso di occupazione rispetto agli italiani, +0,2 e +0,6 punti, e’ stato dovuto al calo per le donne, -0,6 punti le straniere contro +0,9 punti le italiane; il tasso di disoccupazione e’ diminuito a ritmi simili, -0,5 gli stranieri e -0,6 punti gli autoctoni, mentre il tasso di inattivita’ e’ salito lievemente per gli stranieri, +0,1 punti, e calato per gli italiani, -0,2 punti.

Tra i giovani di 15-34 anni e’ tornato a crescere sia il numero di occupati, +31 mila; +0,6%, sia il tasso, +0,5 punti, il tasso di disoccupazione e’ sceso al 20,3%, -0,9 punti, e quello di inattivita’ e’ rimasto stabile al 48,8%; per i 35-49enni, malgrado il calo del numero di occupati, il tasso di occupazione e’ risultato in aumento, +0,8 punti, e si e’ associato al calo dei tassi di disoccupazione, -0,6 punti, e di inattivita’, -0,3 punti. Continua l’incremento degli occupati over50 e del relativo tasso, +0,6 punti, dovuto anche alle minori uscite per pensionamento, insieme alla diminuzione del tasso di disoccupazione, -0,1 punti, e di quello di inattivita’, -0,6 punti. Sono rimasti elevati i divari per livello di istruzione: il tasso di occupazione giunge al 78,7% per i laureati (+0,1 punti), al 64,5% per i diplomati, +0,8 punti, e al 42,9% per chi ha conseguito al massimo la licenza media, +0,1 punti. Il tasso di disoccupazione oscilla tra il 5,9% per i laureati, -0,4 punti in un anno prima, il 10,5% per i diplomati, -0,6 punti, e il 15,5% per coloro che hanno un titolo inferiore, -0,4 punti; il tasso di inattivita’ passa dal 16,2% dei laureati, +0,2 punti, al 27,8% dei diplomati, -0,5 punti, al 49,0%, +0,2 punti, per chi possiede un basso livello di istruzione.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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