LinkedIn Opportunity Index 2020, italiani pessimisti

La ricerca LinkedIn Opportunity Index 2020 definisce come le persone percepiscono le opportunita’ e, soprattutto, le barriere che impediscono loro di raggiungere i propri obiettivi, fa emergere il pessimismo degli italiani, rispetto al resto del mondo, in termini di accesso alle opportunita’. Sono stati intervistati piu’ di 30.000 adulti (di eta’ compresa tra 18 e 65 anni) in 22 paesi nel mondo, inclusa l’Italia e secondo la ricerca in media le persone in tutto il mondo vogliono trovare opportunita’ che permettano loro di perseguire le proprie passioni, trovare un equilibrio tra vita professionale e privata e poter contare sulla sicurezza del lavoro. Tuttavia, le persone generalmente ritengono che la mancanza di risorse finanziarie, l’invecchiamento e le difficili condizioni del mercato del lavoro ostacolino la realizzazione di tali opportunita’. Di fatto, nella valutazione della percezione della “disponibilita’ di opportunita’ sul mercato”, l’Italia ha ottenuto il punteggio piu’ basso a livello mondiale, al 22 posto.

Rispetto alla “fiducia nel successo”, l’Italia si e’ classificata al 21 posto a livello globale. Anche se gli italiani non condividono il livello di ottimismo del resto del mondo per quanto riguarda la disponibilita’ di opportunita’ sul mercato, sono convinti che impegnarsi nel lavoro e acquisire un livello di istruzione superiore siano gli aspetti piu’ importanti per superare queste barriere e realizzarsi nella vita. E’ interessante notare come gli uomini in Italia sembrino essere piu’ fiduciosi delle donne rispetto alle possibilita’ di trovare opportunita’ professionali. A livello globale, gli aspetti che preoccupano sempre piu’ le persone sono: questioni ambientali (20%), sicurezza (14%) e problemi di salute (13%). Per gli italiani, in particolare, i motivi di preoccupazione principali sono: questioni ambientali (20%), problemi di salute (16%) e sicurezza (10%). Lo studio ha rilevato che le persone in Italia sono generalmente piu’ preoccupate per i problemi di salute (16%) e la qualita’ dell’istruzione (9%) rispetto ad altri paesi europei.

A livello globale, “vivere bene” viene definito come godere di una buona salute (50%), con l’Europa che lo considera l’aspetto piu’ importante (n.1) rispetto ad altre aree geografiche. L’indipendenza finanziaria occupa la seconda posizione a livello globale (29%), con il Brasile e il Messico al di sopra della media globale. Avere una relazione appagante con un partner viene al terzo posto a livello globale, con il Nord America al di sopra della media globale. In confronto, per la maggior parte degli italiani “vivere bene” significa innanzitutto godere di una buona salute (56%), in prima posizione e sopra la media globale. Essere finanziariamente indipendenti (33%) e’ al secondo posto, anch’ esso al di sopra della media globale. Avere un lavoro stabile (28%) e’ in terza posizione, superiore al quinto posto di questo dato nella classifica globale.

E’ interessante notare che impegnarsi nel lavoro viene classificato al primo posto in tutti i mercati europei tranne che in Germania dove occupa la decima posizione, e in Svizzera dove occupa la settima. Anche il livello di istruzione viene classificato al terzo posto in Europa (rispetto al quinto a livello globale). Conoscere le persone giuste occupa la quarta posizione in Europa (rispetto al terzo posto nella classifica globale). In confronto, gli italiani ritengono che l’impegno nel lavoro (81%) e il livello di istruzione (80%) siano gli aspetti piu’ importanti per realizzarsi nella vita. Seguono la disponibilita’ di una persona ad accettare il cambiamento (75%) e la parita’ di accesso alle opportunita’ (75%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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