Partite Iva in aumento in alcune province colpite dal terremoto

 In alcune province del centro Italia colpite in questi anni dal sisma aumenta il numero delle partite Iva. Dall’analisi realizzata dall’Associazione Nazionale Consulenti Tributari, che ha preso in esame i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, aggiornati al mese di giugno del 2017, emerge che in tutta Italia sono state sono state aperte 38.466 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente si registra una flessione dello 0,7%. Tra le province che fanno registrare un incremento, in Abruzzo, c’e’ L’Aquila dove, analizzando le variazioni, si registra appunto la performance migliore di tutto il Paese: le nuove partite Iva sono state 269 con un incremento pari a +33,17% rispetto allo scorso anno e il capoluogo abruzzese precede la provincia di Macerata con 244 nuove partite Iva pari a +26,42% rispetto allo scorso anno. A seguire, in Abruzzo, figura nell’ordine decrescente (sulla base del confronto percentuale con lo stesso mese dello scorso anno indicato tra parentesi) Pescara con 260 nuove partite Iva (2,36%) mentre dati negativi rispetto allo scorso anno si registrano a Teramo 211 (-6,22%) e Chieti 248 (-16,22%). “Per quanto riguarda le persone fisiche – ha detto Arvedo Marinelli presidente nazionale dell’Ancot – la ripartizione per sesso e’ sostanzialmente stabile in Italia, con il 62,2% delle partite Iva aperte da soggetti di sesso maschile. Il 47% delle aperture e’ attribuibile ai giovani fino a 35 anni di eta’ e il 33,3% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al giugno dello scorso anno emerge una flessione di aperture in tutte le classi di eta’, piu’ significativa nella classe piu’ anziana (-7%), ma con l’eccezione della classe 51-65 anni (+2,3%). Il 18,5% di chi ha avviato una partita Iva a giugno risulta nato all’estero”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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