Teramo, le polemiche sulle scelta del titolo bloccano il convegno

“Siamo assolutamente indignati, ci sono familiari di alcune vittime che mi hanno chiamato piangendo. Inizialmente pensavo fosse uno scherzo e quando ho visto i simboli di tutte le istituzione ho fatto fatica a crederci”. Cosi’ Gianluca Tanda, portavoce del comitato delle vittime dell’Hotel Rigopiano di Farindola, commenta il titolo del convegno in programma domani alle 9, al Campus universitario di Teramo: ‘Dalla grande calamita’ una valanga di opportunità’. Sul manifesto che pubblicizza l’evento campeggiano i loghi di diverse istituzioni, a partire da Regione Abruzzo, Universita’ di Teramo, Fondazione Gran Sasso e Accademia italiana Scienze forestali-Firenze. Tra i relatori compaiono i nomi del governatore Luciano D’Alfonso, del rettore dell’Universita’ di Teramo Luciano D’Amico, del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e del presidente della Provincia Renzo Di Sabatino. “Mi e’ sembrato di risentire le risate di quegli affaristi che si fregavano le mani quando ci fu il terremoto del 2009 a L’Aquila”, aggiunge Tanda.

Tante le reazioni sia politiche che sui social network ma anche degli addetti ai lavori al titolo del convegno previsto domani a Teramo, e ospitato dall’ Universita’, ‘Dalla grande calamita’ una valanga di opportunita”, che ha subito richiamato alla mente la tragedia dell’hotel Rigopiano travolto da una valanga sotto cui sono morte 29 persone e di cui proprio il 18 giugno scorso si sono commemorati i 5 mesi dal quel 18 gennaio. Dietro al titolo l’immagine della locandina evoca proprio quella valanga. Sara Marcozzi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, afferma in una nota che “l’unica opportunita’ che si e’ persa e’ quella di tacere. Dopo la tragedia di Rigopiano, le vittime, i milioni di euro di danni alle imprese, le inefficienze della Regione, la carenza di mezzi di soccorso che ci hanno portato a donare una turbina spalaneve alla Protezione Civile Abruzzese – prosegue Marcozzi – leggere il vergognoso titolo di questo convegno fa rabbrividire”. Il consigliere pentastellato, infine, invita “il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il rettore D’Amico, il sindaco Brucchi, il presidente della Provincia Di Sabatino e gli organizzatori, a chiedere scusa e annullare il convegno”. Difficile stabilire la paternita’ dell’iniziativa. Tanti i loghi che compaiono nella fascia superiore al titolo contestato. Nell’ordine: Accademia italiana di Scienze Forestali – Firenze; Istituto Zooprofilattico G.Caporale di Teramo; Regione Abruzzo; Comando unita’ tutela forestale ambientale e agroalimentare Carabinieri; Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga; Fondazione Gran Sasso; Universita’ degli Studi di Teramo. Introduzione e moderazione affidata al vicepresidente dell’Accademia di scienze forestali, Raffaello Giannini. Tra gli interventi quello del comandante del Gruppo Carabinieri Forestale Teramo, Gualberto Mancini, e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe. “Credo sia davvero qualcosa di pessimo gusto e l’espressione di una macabra umanita’. Lo scorso gennaio, infatti, a molte persone quella valanga non ha dato opportunita’, bensi’ ha portato via per sempre l’affetto dei propri cari”, commenta il deputato abruzzese di Forza Italia Fabrizio Di Stefano.

Non saro’ presente al convegno poiche’ non risultano inviti in questo senso alla mia segreteria ne’ richieste di patrocinio alla struttura di Presidenza”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, in una nota prende le distanze dal titolo di un convegno previsto domattina a Teramo dal titolo ‘Dalla grande calamita’ una valanga di opportunita” dove, nel manifesto, c’e’ anche il suo nome. “Stigmatizzo il titolo dato all’incontro che mantiene sanguinante una ferita dolorosissima – afferma il presidente della Regione – le parole a volte sono sassi, anche se involontari”. “Tra l’altro – tiene a precisare D’Alfonso – domani saro’ impegnato a Roma in una serie di appuntamenti istituzionali calendarizzati da tempo”

“Non siamo noi gli organizzatori del convegno, abbiamo fatto solo divulgazione ai nostri iscritti attraverso il nostro sito, su richiesta del Gruppo Carabinieri Forestale di Teramo, e non ho difficolta’ a dire che abbiamo ricevuto alcune email, di privati cittadini ma anche di iscritti, in cui e’ stata espressa perplessita’ sul titolo dell’ iniziativa”. Cosi’ il presidente della Federazione regionale degli Ordini dei dottori Agronomi e dottori Forestali d’Abruzzo, Mario Di Pardo, a proposito del titolo e della locandina del convegno in programma domani alle 9, al Campus universitario di Teramo: ‘Dalla grande calamita’ una valanga di opportunita”, gia’ stigmatizzato dal presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso (che ha annunciato la sua assenza ai lavori di domani), da M5s Abruzzo, dal parlamentare di Fi Fabrizio Di Stefano e dal comitato delle vittime dell’Hotel Rigopiano di Farindola, travolto a gennaio scorso da una valanga. “Sul titolo preferisco non esprimermi personalmente. Qualsiasi decisione o posizione la prendiamo sempre insieme, con i presidenti degli ordini provinciali” aggiunge Di Pardo. “Posso dire che per il giorno successivo, venerdi’ 23 giugno, a Palazzo Silone di L’Aquila, come Federazione regionale abbiamo promosso un seminario sulle proposte per un approccio interdisciplinare e interistituzionale sul tema ‘Rischio ambientale e prevenzione valanghe: una responsabilita’ pubblica e privata’. Ci siamo stupiti quindi dell’iniziativa promossa per il giorno prima, quasi a cavallo della nostra che ha, comunque, un taglio completamente diverso: a noi interessa mettere intorno ad un tavolo enti e persone con differenti competenze e responsabilita’, per arrivare con spirito costruttivo ad un’idea, una proposta da seguire affinche’ non si ripetano piu’ fatti come quelli di Rigopiano”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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