Tribunali minori, il Ministero annuncia un vertice per fare chiarezza

“Diversi articoli di stampa hanno ripetutamente sostenuto che il Ministero di Giustizia avrebbe archiviato definitivamente la vicenda dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Recentemente, il ministro Orlando, in occasione della campagna referendaria, a Teramo e all’Aquila ha ribadito che si deve tener conto di quello che e’ successo in questi anni e valutare gli aggiustamenti da fare”. A comunicarlo in una nota e’ l’ufficio stampa del Ministero di Giustizia. “E nello stesso tempo che sarebbe sbagliato fare dell’Abruzzo un’eccezione a livello nazionale – si prosegue nella nota – con infinite proroghe di una condizione indefinita. Tra le disfunzioni che derivano da questa condizione ci sono, ad esempio, proprio quelle delle piante organiche: non si puo’ procedere alla normale assegnazione di personale e magistrati a sedi che sulla carta sono chiuse anche se in regime di proroga. Il ministro Orlando convochera’ a breve i vertici giudiziari dei distretti interessati per avviare la necessaria riflessione per contemperare al meglio tutte le necessità”. 

Sulla questione dei tribunali minori era in programma proprio oggi un incontro a Pescara in Regione – promosso dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e dal presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio – con i parlamentari abruzzesi, con i sindaci delle citta’ capoluogo e con i sindaci delle citta’ sedi delle circoscrizioni giudiziarie interessate, Avezzano, Lanciano, Sulmona, e Vasto.

“Tutti i presenti hanno convenuto sull’esigenza di trovare un modello per tutelare i presidi della legalita’ sul territorio regionale”. E’ quanto sostengono il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso e il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio in una nota congiunta diffusa al termine di un incontro organizzato a Pescara per la condivisione di iniziative volte a salvaguardare le circoscrizioni giudiziarie di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto che, secondo quanto disposto da una legge varata nel 2011 dal governo Monti, dovrebbero essere soppresse nel settembre del 2018. Alla riunione hanno preso parte deputati e senatori abruzzesi di tutte le forze politiche – compresa la senatrice Federica Chiavaroli, già sottosegretario alla giustizia – e i sindaci e i rappresentanti dell’avvocatura delle citta’ interessate. “Vi e’ la necessita’ di analizzare il fabbisogno del settore – proseguono nella nota D’Alfonso e Di Pangrazio – ridisegnare la rete giudiziaria e far si’ che l’Abruzzo si possa dotare di altre strutture. A tale scopo ciascuno al proprio livello lavorera’ per ottenere una proroga del termine stabilito; successivamente sara’ costruito un gruppo di lavoro per valorizzare i presidi di legalita’ nella regione”.

“Io ritengo molto difficile che si possano salvare tutti i quattro tribunali soppressi perche’ come ha detto il Ministro della Giustizia Orlando nella sua visita nella nostra regione, abbiamo chiuso uffici in tutta Italia e la riforma ha funzionato”. E’ quanto sostiene il sottosegretario uscente alla Giustizia, la senatrice Federica Chiavaroli, a margine dell’incontro a PESCARA, alla presenza di alcuni parlamentari abruzzesi e amministratori locali, oltre che al presidente della Regione Luciano D’Alfonso e al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, per affrontare la problematica relativa al salvataggio dei cosiddetti tribunali minori di Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano.     

“L’obiettivo di questo incontro – spiega – e’ quello di trovare la strada che possa servire a ripensare la riforma della geografia giudiziaria che ha interessato l’Abruzzo. Ricordo per chiarezza che nel 2012 il Parlamento aveva deciso di chiudere i quattro Tribunali abruzzesi: Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. Decisione sospesa per il terremoto e sospensione che cessa nel settembre del 2018. Ora perche’ il Parlamento possa tornare indietro rispetto ad una decisione gia’ assunta, e’ necessario che la comunita’ abruzzese politica si metta d’accordo”. “Se noi abbiamo a cuore il nostro Abruzzo e i nostri territori, dobbiamo metterci d’accordo – aggiunge – fare una proposta che magari proponga di salvarne uno, due, e sono certa che in questo modo questa proposta possa essere valutata dal Ministero della Giustizia, ma soprattutto dal ministro dell’Economia e delle Finanze che e’ il vero osso duro in questo momento. Per questo ritengo questa una riunione utile per riuscire a trovare una convergenza rispetto ad una soluzione di questo tipo”. Fra i parlamentari presenti c’erano Antonio Castricone (Pd), Maria Amato (Pd), Paola Pelino (Fi), Andrea Colletti (M5S), Gianni Melilla (Si), Gianluca Fusilli (Pd), Stefania Pezzopane  (Pd). 

“Quello di Vasto e’ un tribunale di frontiera e ha dovuto affrontare l’ultimo processo che ha colpito un rete di criminalita’ organizzata e camorra in particolare. Vasto si trova a ridosso della Puglia, e poi per altri fronti interni anche non lontano dalla Campania e dunque facilmente aggredibile al suo interno”. Lo ha detto il deputato Maria Amato (Pd) al termine dell’incontro con parlamentari e amministratori abruzzesi. “Il tribunale per questo territorio e’ sicuramente importante – ha sostenuto – e per questo urge il buon senso per ragionare nell’ottica di una spending review che viene da lontano, per riuscire ad ottenere il massimo possibile per la Regione Abruzzo in modo da non lasciare scoperta questa fascia di territorio impoverito distante chilometricamente in alcuni vasi dai grossi centri, e di una fascia che ha bisogno di presidi di legalità”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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