Muntari squalificato per un turno

Un esempio per l’Alto commissario Onu, da squalifica per i regolamenti del calcio. Sulley Muntari, il giocatore ghanese del Pescara, è stato al centro di un diverbio con l’arbitro Minelli che non e’ intervenuto mentre alcuni tifosi del Cagliari intonavano ‘buu’ razzisti. Un turno di stop inflitto dal giudice sportivo e assoluzione del club rossoblu’. Tutto a termini di regolamento, perche’ Muntari era stato espulso per doppia ammonizione (una per proteste, l’altra per aver lasciato il campo non autorizzato durante il diverbio), e quindi la giornata di squalifica va da se’: quanto alla societa’, mancavano i presupposti normativi per la sanzione perche’ quei cori sono stati intonati da un gruppo sparuto di tifosi (una decina, l’1% del settore incriminato).

Ma certo la ‘rivolta’ di Muntari ha avuto un’eco anche internazionale: gli inglesi hanno difeso il ghanese, bacchettando l’Italia colpevole, a detta loro, di “fare poco contro il razzismo sui campi di calcio”.

Il caso e’ finito addirittura sotto la lente dell’Onu: “E’ un esempio nella lotta al razzismo’, ha detto da Ginevra l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra’ad al-Hussein. Un esempio di quel che bisogna fare, e non basta mai, “di fronte alle espressioni di razzismo a livello nazionale o internazionale sui campi di calcio, un problema persistente e che richiede una piu’ grande attenzione da parte della Fifa”, ha sottolineato l’esponente Onu. Muntari ha ricevuto anche la visita del console onorario del Ghana, Massimiliano Colasuonno Taricone, giunto al centro sportivo del Pescara per un lungo colloquio col giocatore.

E’ arrivata in serata la posizione del Pescara sulla vicenda che ha riguardato Sulley Muntari. Questo il comunicato ufficiale: “La Delfino Pescara 1936 dopo aver riflettuto e analizzato a freddo i vari comunicati usciti a livello nazionale e oltre riguardanti i gravi fatti accaduti domenica scorsa a Cagliari, che vedono protagonista il nostro tesserato Sulley Muntari, prende una ferma posizione a fianco del proprio calciatore per poter dare un forte segnale contro ogni tipo di discriminazione razziale che essa sia fatta da uno o da cento persone. Detto questo – si legge sul comunicato del sodalizio biancazzurro – la societa’, conoscendo la correttezza del popolo cagliaritano, e nel scusarsi per il comportamento fuori regolamento del calciatore in questione, confida nel buon senso gia’ dimostrato domenica da tutti gli organi presenti – procura e direttori di gara – e si augura che tali episodi in futuro siano affrontati e risolti in maniera categorica”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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