Nuovo tonfo del Pescara con la Lazio, finisce 2-6

La Lazio passeggia sulle macerie di un Pescara che ha definitivamente staccato la spina e viene travolto a domicilio con un clamoroso 6-2. Pomeriggio esaltante per Parolo, autore di un incredibile poker personale (le altre reti portano la firma di Keita), eppure gli abruzzesi erano inizialmente riusciti a rimettere in piedi una partita nata male (doppietta di Parolo dopo 13′) con Benali e Brugman pur sbagliando, con Caprari, l’ennesimo rigore di una stagione balorda. Dietro, il Pescara e’ un colabrodo (50 gol subiti) e gli avanti di Inzaghi hanno avuto nella ripresa vita facilissima: la Lazio, in attesa di Juventus-Inter, torna al quarto posto, mentre il Pescara e’ sempre malinconicamente ultimo e senza vittorie sul campo. Lazio subito avanti con Parolo, che sfrutta nel migliore dei modi l’invito di Felipe Anderson; pressoche’ nulla l’opposizione del Pescara , cosi’ Milinkovic ha il tempo di innescare Keita, stoppato in extremis dal ritorno di Brugman. Il raddoppio pero’ e’ appena rinviato: corner di Biglia, svetta ancora Parolo e Bizzarri e’ costretto ad arrendersi di nuovo. Appena 13 minuti e la partita sembra avere gia’ una padrona. Perche’ il Pescara , al di la’ del modulo (4-3-2-1, esordio per Muntari, out Memushaj, unica punta Kastanos viste le indisponibilita’ di Gilardino e Bahebeck), fatica da matti a creare gioco, rischiando di subire il tris con Keita (alto) e l’ex Immobile (centrale). Eppure alla mezz’ora, al primo calo di tensione biancoceleste i biancazzurri rientrano in pista: Marchetti respinge Brugman, ma e’ comodo il tap-in di Benali. Sulle ali dell’entusiasmo, Biraghi tenta il mancino impossibile: facile Marchetti.

Al 36′ lo specchio della stagione del Pescara : Hoedt commette fallo su Zampano, per Giacomelli e’ rigore ma la maledizione dal dischetto colpisce ancora i biancazzurri, perche’ stavolta e’ Caprari a consegnare tra i guantoni di Marchetti il rigore del possibile 2-2. Il pareggio e’ soltanto rinviata di pochi minuti: sugli sviluppi di un angolo, Brugman indovina il sinistro al volo firmando la prima rete in serie A. Inzaghi non crede ai suoi occhi, ma al rientro in campo rimette la testa avanti. E lo fa, incredibile ma vero, ancora con Parolo, autore di una tripletta grazie a un facile tocco a porta vuota dopo il palo pieno centrato da Milinkovic-Savic. Si riporta di nuovo a +2 la Lazio, nonostante un Pescara vivace, firmando con il rientrante Keita il piu’ facile dei gol sull’assist di Immobile. Mitrita, appena subentrato a Muntari, e Caprari confermano la sensazione di un Pescara comunque sempre in partita, seppur inguardabile dietro: come conferma il pokerissimo laziale, su azione da angolo (spizzata di de Vrij) con gol di Immobile, che non esulta ricevendo in cambio gli applausi dei suoi ex tifosi. Cerri e Crescenzi le ultime mosse di Oddo, ma Parolo completa il suo clamoroso show al 77′, firmando la quarta rete personale (la sesta complessiva della Lazio) appoggiando alle spalle del povero Bizzarri il lancio di Lulic, da poco in campo per Keita. La Lazio potrebbe imitare il Napoli firmando il settimo gol con Immobile, che poco dopo uscira’ dal campo (dentro Tounkara) travolto dall’affetto dei sostenitori del Pescara . O almeno di quei pochi rimasti, visto che la Curva e’ stata lasciata vuota. L’ennesimo segnale di una stagione da dimenticare. La Lazio invece ritrova il sorriso e il quarto posto.

 

Prima del match scaramucce fra le tifoserie. Il contatto e’ avvenuto all’altezza di viale Pindaro dove si sono trovati di fronte alcuni supporter delle due squadre. Il pronto intervento delle forze dell’ordine, presenti in forze all’esterno dello Stadio Adriatico, e’ servito a riportare la calma. Non ci sono stati contusi. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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