Pescara sconfitto dal Cagliari per 1-0

Con una rete di Joao Pedro su rigore nel primo tempo, il Cagliari vince col minimo sforzo al ‘Sant’Elia’ il match contro il Pescara di Zeman, gia’ condannato dalla matematica alla serie B. Il primo squillo offensivo della gara arriva dopo appena quattro minuti dal fischio di inizio con Memushaj che, servito in profondita’ da Benali, calcia di sinistro verso la porta avversaria ma e’ bravo Rafael a non farsi sorprendere e a neutralizzare la conclusione del nazionale albanese. La risposta della squadra di Rastelli, ordinata ma poco propositiva, arriva su iniziativa del solito Borriello che, al 15′, imbeccato da Pisacane con un cross dalla destra, anticipa la retroguardia pescarese e di testa colpisce il pallone spedendolo fuori per una questione di centimetri. L’occasione sprecata segna l’inizio della gara del Cagliari che dopo una lunga fase di pressione, al 22′, cerca nuovamente la rete con Joao Pedro che, dal limite dell’area, calcia verso la rete a botta sicura ma Fornasier nel tentativo di deviare il pallone tocca con un braccio. Minelli indica immediatamente il dischetto del calcio di rigore e dagli undici metri lo stesso Joao Pedro batte Fiorillo calciando di potenza per il parziale 1-0. La rete del vantaggio mette le ali ai piedi ai padroni di casa che un minuto appena un minuto dopo vanno vicinissimi al 2-0: Murru, in discesa solitaria, crossa per la testa di Borriello che di testa incorna benissimo ma Fiorillo e’ reattivo e si supera con un intervento che salva il Pescara chiudendo la prima frazione di gara sull’1-0. 

Al ritorno in campo dagli spogliatoi il Cagliari riprende a macinare gioco ma, al 4′, e’ il Pescara a rendersi pericoloso con Caprari che, dalla sinistra, fa tutto da solo e dopo essere entrato in area di rigore avversaria lascia partire un tiro-cross deviato in corner dalla retroguardia sarda. Al 7′, il Cagliari prova risponde agli avversari con una ripartenza innescata da Tachtsidis che tocca in profondita’ per Borriello che calcia bene di prima intenzione ma Fiorillo respinge d’istinto negando il gol all’ex giocatore del Milan. Scampato il pericolo, il Pescara si allunga clamorosamente e il Cagliari, fino a quel momento piu’ attento alla gestione del pallone e del risultato, alza vistosamente il proprio baricentro e, al 22′, Murru, su sponda di un Borriello in grandissime condizioni, calcia sul palo piu’ lontano ma il pallone seppur di poco finisce fuori. Il Pescara prova a riorganizzarsi e con una azione corale avvolgente, al 26′, Benali ci prova con una mezza girata ma Rafael non si lascia sorprendere salvando il l’1-0 che regala ai sardi la vittoria.

“Facevano i cori contro di me da subito, nel primo tempo ho visto che nel gruppetto c’erano dei bambini e allora mi sono rivolto ai genitori e ho dato loro la mia maglia, per dare l’esempio. Poi in curva la cosa e’ continuata con un altro gruppo di tifosi: io stavo ragionando con loro, ma l’arbitro mi ha detto che dovevo lasciare perdere. E li’ mi sono arrabbiato. Perche’ anziche’ fermare la partita se l’e’ presa con me?”. Cosi’ Muntari al termine della partita Cagliari-Pescaracommentando la decisione di abbandonare il campo. “I tifosi hanno sbagliato ma l’arbitro – ha chiarito il giocatore – doveva fare qualcosa di diverso, non accusare me. Io non sono una vittima. Ma se si fermano le partite sono convinto che queste cose non succederanno più”.

“Cori non ne abbiamo percepiti, non abbiamo saputo nulla ne’ dall’arbitro ne’ dall’addizionale: riteniamo che la tifoseria cagliaritana non sia razzista. Non ci e’ stato notificato nulla. Penso che tutto sia legato a un alterco con la curva seguito poi dal confronto del giocatore con l’arbitro”. Cosi’ il vicepresidente del Cagliari Stefano Filucchi al termine della partita con il Pescaracommentando la clamorosa protesta di Muntari.

Diverbio con i tifosi del Cagliari mentre va a raccogliere un pallone. E Muntari lascia il campo prima della fine della partita. E’ successo al Sant’Elia durante Cagliari-Pescara. Che cosa sia accaduto ancora e’ poco chiaro. L’ex Milan ha protestato a lungo con l’arbitro e con il quarto uomo. Ma, dopo l’ammonizione, ha lasciato il campo in segno di polemica. La spiegazione nel dopo gara l’ha data Zeman: “Muntari ha sentito cori razzisti e ha chiesto di intervenire. Facciamo tante chiacchiere e poi ci si passa sopra”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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