Una dipendente di 51 anni della Asl de L’Aquila è stata licenziata dopo essere finita al centro di una vicenda giudiziaria nella quale è accusata di essersi assentata dal lavoro dopo aver timbrato il cartellino. La donna avrebbe lasciato l’ufficio per andare in palestra a un corso di danza. L’ormai ex dipendente pubblica deve rispondere di truffa e falso ai danni dello Stato.
Nei giorni scorsi e’ arrivato il provvedimento disciplinare da parte dell’azienda sanitaria aquilana. La donna era stata sospesa nelle scorse settimane, in via cautelare, vedendosi decurtare lo stipendio, in attesa della fine del procedimento.
Secondo l’ufficio procedimenti disciplinari dell’Asl, i reati contestati sarebbero gravi al punto da mettere cessare il rapporto di lavoro. L’ok definitivo al licenziamento e’ arrivato dallo stesso direttore generale della Asl del capoluogo di regione. La procura di Sulmona aveva deciso di verificare le assenze sul posto di lavoro avvenute nel 2023: 94 ore lontano dalla scrivania su 114 da svolgere, secondo il capo d’imputazione. Tre mesi filati di assenza, dall’agosto all’ottobre 2023, appurati dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Sulmona, dopo un esposto anonimo cui sono seguiti appostamenti, riprese video e, soprattutto, analisi del gps della sua vettura.