“L’aumento della Tari per il 2025, votato nel 2024, sarà pari al 3 per cento circa, e questo vuol dire che, in media, ogni contribuente (famiglia o impresa) pagherà 6 euro in più. Un dato semplificativo, certo, ma che rende perfettamente l’idea: non stiamo realizzando nessuna stangata a carico dei pescaresi e l’aumento della Tari non è da collegare strettamente al servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta che in questa fase si sta espandendo in altre zone della città, contrariamente a quanto affermano alcuni rappresentanti della minoranza”. Lo sottolinea con una nota l’assessore al Bilancio del Comune di Pescara, Eugenio Seccia, replicando alle polemiche dell’opposizione.
“Il ritocco della Tari – dice Seccia – è dovuto a un adeguamento contrattuale, per ciò che riguarda il rapporto tra il Comune e la società Ambiente spa, che gestisce il servizio e si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia della città. Le somme della Tari sono destinate per intero a Ambiente spa per il servizio che svolge”. Seccia ricorda infine che “la decisione è stata assunta a maggio 2024, quando è stato definito il Pef (Piano economico e finanziario) 2024 e il Pef 2025 relativi a questo servizio”.