Zes Unica, per la Corte dei Conti è fattore di rilancio ma serve monitoraggio costante

Il ‘Piano strategico Zes unica’, adottato a fine 2024, rappresenta un fondamentale fattore di rilancio dei territori della Zona economica speciale, che presuppone, tuttavia, un puntuale monitoraggio sull’impatto delle misure attuate e un’incisiva azione amministrativa da parte della Struttura di missione. E’ quanto emerge dalla Delibera interlocutoria n. 23/2025/CCC del Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti, con cui la magistratura contabile ha approvato la relazione sullo stato di avanzamento del progetto, riservandosi ulteriori approfondimenti istruttori. Come evidenziato nella precedente Delibera n. 36/2024/CCC, il Piano, che definisce la politica di sviluppo della Zes per il Mezzogiorno, comprende i territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e si fonda, tra l’altro, su due pilastri operativi: lo sportello unico digitale – ‘Sud Zes’ – e il credito di imposta. Sud Zes è uno strumento di semplificazione amministrativa che consente di avviare attività economiche o di insediare attività industriali, produttive e logistiche nella Zes unica, presentando le necessarie istanze e comunicazioni allo sportello unico digitale. In relazione alle domande avanzate dal mese di marzo 2024, con la piena operatività della Struttura di missione, Sud Zes ha consentito – si legge nel documento – una riduzione dei tempi di istruttoria delle istanze di autorizzazione unica accolte e un aumento del tasso di accoglimento stesso.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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