“L’Abruzzo si sente oggi accolto e abbracciato da Assisi. Per la nostra regione, terra che custodisce l’eredità di Celestino V, questa occasione rappresenta un legame ideale e spirituale tra due grandi figure: Francesco e Celestino, Assisi e L’Aquila, la Porziuncola e Collemaggio. È stato proprio il Papa che ha voluto chiamarsi Francesco a proclamare L’Aquila e la Basilica di Collemaggio come la Capitale del Perdono”. Lo ha detto il presidente Marsilio, intervenendo ad Assisi per le celebrazioni nazionali in onore di San Francesco.
Un momento particolarmente significativo della celebrazione è stato l’accensione della Lampada Votiva dei Comuni d’Italia da parte del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, con l’olio offerto dalla Regione Abruzzo.
“Oggi l’Abruzzo è onorato di essere qui – ha aggiunto il Presidente – cuore spirituale dell’Italia, per rappresentare l’intera Nazione davanti al suo Patrono”.
“Assisi, oggi, può e deve essere non soltanto un luogo di memoria, ma anche un laboratorio di speranza, un faro che illumina la via da percorrere insieme come popoli e come comunità – ha affermato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio -. Desidero che le parole e l’esempio di San Francesco — e con lui le radici storiche e spirituali del nostro Abruzzo — possano essere di ispirazione non solo per le nostre comunità, ma per l’intera nazione. Che questa giornata, consacrata dal ricordo del Cantico delle Creature a ottocento anni dalla sua nascita, diventi stimolo e spinta universale verso la pace, in un tempo fragile e incerto, in cui i venti di guerra e di divisione continuano a soffiare in ogni parte del mondo. Che da Assisi e dall’Abruzzo si levi oggi un messaggio forte, luminoso e coraggioso: quello di credere che la pace è possibile, di lavorare insieme per costruirla, e di difenderla come il più prezioso dei beni comuni”.
Il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano durante la celebrazione nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da Monsignor Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana. Centrale nei vari interventi è stato proprio il riferimento a san Francesco d’Assisi e alla sua attualità per la società contemporanea, vista anche la recente decisione del Parlamento di reintrodurre la festa nazionale del 4 ottobre in suo onore.
I gruppi folkloristici della Regione Abruzzo hanno aperto il corteo fino alla Basilica San Francesco:
– 8 Dame di Scanno
– 16 figuranti del Mastrogiurato di Lanciano
– 4 rappresentanti del Laccio d’amore di Penna Sant’Adrea
– 4 rappresentanti degli Sbandieratori di Popoli
Presenti circa 75 sindaci abruzzesi.