Il rapporto della Fondazione Gimbe sulla spesa sanitaria regionale evidenzia che nel 2023 l’Abruzzo ha destinato il 15,3% della spesa pubblica al privato convenzionato, un valore inferiore alla media nazionale del 20,3%. La regione si colloca nella parte bassa della graduatoria, in linea con altre realtà del Centro-Sud come Marche (13,7%) e Sardegna (13,2%).
Secondo l’analisi, il Lazio è la regione con la quota più elevata di spesa indirizzata al privato accreditato (29,3%), seguito da Molise (28,7%) e Lombardia (27,2%). I valori più bassi si registrano in Valle d’Aosta (7,7%), nella provincia autonoma di Bolzano (9,9%) e in Friuli Venezia Giulia (10,8%).
Il report ricorda inoltre che nel 2023 i cittadini italiani hanno sostenuto 43 miliardi di spesa sanitaria privata, suddivisi tra farmacie (12,1 miliardi), professionisti sanitari (10,6 miliardi), strutture private accreditate (7,6 miliardi), strutture private non accreditate (7,2 miliardi) e strutture pubbliche per attività libero-professionale (2,2 miliardi). Secondo i dati del ministero della Salute, delle 29.386 strutture sanitarie attive nel Paese, il 58% è costituito da realtà private accreditate, prevalenti nell’assistenza residenziale, riabilitativa e semi-residenziale, oltre che nella specialistica ambulatoriale.
Per il 2024 la spesa sanitaria a carico dei cittadini è stimata in 41,3 miliardi di euro, pari al 22,3% della spesa sanitaria complessiva.
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