Entrate tributarie in crescita nei primi dieci mesi del 2025

Le entrate tributarie continuano a crescere e, grazie anche all’andamento positivo registrato nel mese di ottobre, il gettito nei primi dieci mesi dell’anno supera i 471 miliardi di euro, con un incremento di oltre 9,3 miliardi rispetto al 2024. A trainare sono soprattutto le imposte indirette, sostenute dall’inflazione e dai consumi, mentre sulle imposte dirette incide il taglio del cuneo fiscale. Prosegue anche l’attività di contrasto all’evasione, che da inizio anno ha garantito un gettito superiore ai 12 miliardi.

Secondo il Bollettino delle entrate tributarie del Dipartimento delle Finanze, il mese di ottobre registra un gettito di 44,6 miliardi (+2,2 per cento), portando il totale delle entrate erariali accertate a 471,6 miliardi (+2 per cento). Le imposte indirette raggiungono quota 205,4 miliardi (+4,3 per cento), mentre quelle dirette ammontano a 266,2 miliardi (+0,4 per cento). In crescita quasi tutte le voci delle imposte indirette: l’Iva aumenta di oltre 4 miliardi, crescono le imposte sulle transazioni, le accise, i canoni di abbonamento radio e televisivi (+31,3 per cento) e le concessioni governative (+5,9 per cento. In diminuzione l’imposta sulle assicurazioni (-15,9 per cento), le tasse automobilistiche (-3,5 per cento) e il gettito delle attività da gioco (-2,6 per cento).

La dinamica delle imposte dirette risulta più contenuta: il gettito Irpef si riduce di oltre 4 miliardi, scendendo a 187,9 miliardi, con un calo delle ritenute sui redditi dei lavoratori dipendenti pubblici e privati. La Nota tecnica attribuisce questo andamento alle misure introdotte dalla riforma fiscale e alla riduzione del cuneo, resa strutturale nel 2025. In calo anche l’Ires, che si attesta a 33,3 miliardi (-3,5 per cento), mentre aumentano le entrate derivanti dall’imposta sostitutiva sugli interessi e altri redditi di capitale (+15,2 per cento), dall’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+118,9 per cento) e dall’imposta sull’attivo dei fondi pensione (+462,3 per cento).

L’attività di accertamento e controllo registra un gettito di 12,8 miliardi tra gennaio e ottobre, con un incremento di 1,1 miliardi (+9,6 per cento). Nel frattempo, il Ministero dell’Economia è impegnato nella definizione delle coperture necessarie per le modifiche alla manovra, in vista della presentazione degli emendamenti del governo. Tra le ipotesi al vaglio figurano interventi sugli affitti brevi, sull’Isee, sulla compensazione dei crediti, sulla fiscalità dei dividendi, oltre a un possibile aumento graduale della Tobin tax, l’introduzione di una tassa sui pacchi e la revisione dell’aliquota sulla rivalutazione dei terreni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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