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Il Tar Abruzzo, con due distinte sentenze, ha respinto i ricorsi presentati dai fratelli Clerico contro l’ordinanza dirigenziale con cui il Comune di Pescara aveva dichiarato la decadenza della licenza edilizia e disposto la demolizione dei cosiddetti Palazzi Clerico, in via Tavo. A renderlo noto è stato il sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha definito le decisioni un passaggio rilevante per la città.
Secondo quanto riferito dal primo cittadino, il Tribunale amministrativo ha riconosciuto la piena legittimità dell’azione del Comune, ritenendo corretta l’ordinanza di demolizione degli scheletri in cemento armato 6 e 7. Le strutture sono state qualificate come opere realizzate in totale difformità dal permesso di costruire, in una condizione di degrado e pericolosità oggettiva non più tollerabile.
Le sentenze, ha spiegato Masci, hanno confermato il corretto operato dell’amministrazione comunale a tutela della sicurezza urbana, del decoro e dell’incolumità pubblica, dopo anni di rinvii e immobilismo. L’abbattimento delle due strutture si inserisce in una strategia più ampia di rigenerazione urbana che ha riguardato anche la demolizione del Ferro di Cavallo, l’abbattimento delle palazzine di via Lago di Borgiano, il recupero del Parco dell’Infanzia e il riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità e destinati a finalità sociali.
