Da 17 anni la sanità abruzzese è come la “virtù” di Poppea e Messalina nell’antica Roma

di Angelo Orlando

L’emendamento-autocertificazione del fallimento della politica: da 17 anni la sanità abruzzese è come la “virtù” di Poppea e Messalina nell’antica Roma: ha/avrebbe? bisogno di controllori. Ma chi controlla i controllori?

 

Ecco la storia dell’emendamento, dalla nascita in Commissione Bilancio in Senato alla approvazione “fiduciosa “programmata alla Camera dei Deputati – con il comma n.951, art.1 dell’avveniristica Finanziaria 2006:

Proposta di modifica n.112.66 (testo 2) al DDL 1689

112.66 (testo 2)

Sigismondi Mennuni

 Approvato

Dopo l’articolo 134 è inserito il seguente:

 “Articolo 134-bis

(Prosecuzione del piano di rientro della Regione Abruzzo)

  1. Al fine di perseguire il miglioramento dell’assistenza sanitaria nel proprio territorio in coerenza con le risposte risorse disponibili (a quale data? certificate da chi? riferite ai contributi in conto/esercizio alle Asl o sommate agli introiti della GSA? Per quale esercizio contabile? Si tiene conto di quanto stabilito per la riduzione delle liste di attesa, con il gradito coinvolgimento delle cliniche private? Si tiene conto del peso finanziario di eventuali contenziosi in caso di tagli a quanto precedentemente stabilito? Si è in grado di quantificare il peso della mobilità attiva e passiva interregionale e infraregionale?), la Regione Abruzzo adotta, entro il termine perentorio (il termine “perentorio” serve a evitare il comma 2dell’art. 120 Cost. L’intervento diretto del Governo? in meno di un mese si realizza quello che non si è fatto in 17 anni?) del 31 gennaio 2026, un Programma operativo di prosecuzione del piano di rientro (L’Accordo per il piano di rientro dal disavanzo sanitario è stato sottoscritto dalla regione Abruzzo il 6 marzo 2007… Quante leggi sono state approvate in ossequio a quel piano di rientro e quante volte queste leggi, mai impugnate, dal 2007 e 2008, sono state modificate? Da allora sono stati approvati Programmi operativi nel 2010, nel 2011, nel 2013, nel 2016, nel 2019 e nel 2023, con onnipresenti correzioni! Erano programmi operativi o inoperativi?), per il periodo 2026-2028, idoneo a garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (si prende atto del fatto che a partire da allora i livelli essenziali di assistenza non sono stati mai compiutamente garantiti?! Si conoscono le valutazioni, anche a partire dall’adozione del Nuovo Sistema di Garanzia-NSG? Tavolo di monitoraggio e ministeri affiancanti si sono mai resi conto del fatto che nella Regione Abruzzo non è mai stata rispettata la norma per la quale il fondo deve essere ripartito con il 5% alla prevenzione, il 51% all’assistenza territoriale e il 44% all’assistenza ospedaliera? Hanno mai osservato, anche sulla base delle valutazioni espresse dal NSG, che prevenzione e assistenza territoriale sono state saccheggiate in favore di una non funzionante assistenza ospedaliera?) e ricondurre strutturalmente in equilibrio il bilancio sanitario regionale entro il citato triennio (Chi non ha ricondotto strutturalmente il bilancio sanitario in equilibrio in 17 anni riuscirà a farlo in soli 3 anni?). Entro il 15 febbraio 2026 i Tavoli Tecnici e i Ministeri affiancanti (A proposito dei cosiddetti controllori giova ricordare, tra l’altro:
  • il Ministero degli Affari Regionali non ha segnalato al Governo- Berlusconi IV, on. Meloni Ministro della Gioventù! – nel 2009 l’illegittimità costituzionale dell’articolo 5 della l. r. 17/2009 che, in assenza di potestà legislativa da parte del Consiglio regionale in quanto l’Abruzzo era regione commissariata per l’art. 120, comma 2 delle Costituzione, ha modificato la struttura istituzionale del SSR abruzzese!
  • l Consiglio dei Ministri, sempre Governo Berlusconi IV e Ministro della Gioventù l’Onorevole Meloni, non ha impugnato quella norma.
  • il Tavolo Tecnico di monitoraggio, nelle riunioni del 18 dicembre 2009 e del 19 maggio, 21 luglio e 30 luglio 2010 non ha indicato o espresso valutazioni rispetto al nuovo, illegittimo costituzionalmente, assetto del SSR abruzzese. Questo si chiama affiancamento e controllo?) valutano il predetto Programma operativo, anche con prescrizioni vincolanti (picco della comicità: il completamento delle aziendalizzazioni inserito nel piano di rientro del 2007 sulla base di un decreto ministeriale del Governo Berlusconi III del 2004 non era vincolante?) per la regione, da recepirsi entro i successivi 10 giorni. A seguito dell’approvazione definitiva del citato programma operativo e comunque entro i termini di cui all’articolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, (il comma 174 citato enuclea i provvedimenti adottati dalla Regione in caso di squilibrio economico-finanziario della spesa sanitaria. E’ scritto testualmente “Qualora dai dati del monitoraggio del quarto trimestre si evidenzia disavanzo di gestione a fronte del quale non sono stati adottati predetti provvedimenti, ovvero essi non siano sufficienti, con la procedura dell’articolo 8, comma 1, della legge 2003, n. 131, il Presidente il Consiglio dei Ministri diffida la Regione a provvedervi entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento…” Ora, le date indicate in questa norma sono compatibili con quel comma?) la Regione provvede all’adozione formale dei provvedimenti inerenti alle risorse regionali del bilancio regionale 2026 eventualmente necessarie ad assicurare l’equilibrio sull’anno 2025. Resta fermo quanto disposto dall’articolo 2, comma 86, della legge 23 dicembre 2009, n.191” (e gli incrementi delle addizionali in relazione agli ultimi provvedimenti adottati?).

Domani questo “mostro pasticciato” diventa legge!

Qualcuno potrà dire di non esserne responsabile?

Visto che il Tavolo di Monitoraggio si è riunito il 17 dicembre con la presenza di tecnici e l’assenza di politici-amministratori, quando, dove e da chi è stato scritto l’emendamento?

Ma l’art. 32 della Costituzione, il diritto alla salute, vale per gli abruzzesi?

Alla prossima!

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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