L’Abruzzo intero ricorda la tragedia di Rigopiano

“Parlare, la voglia di parlare anche nei momenti difficili di mamme, di papà, di fratelli, mi porto via un pezzettino di questa terra, ma ci tornerò. L’Abruzzo è una terra incredibile, non chiede niente, si rimbocca le maniche, parte, corre, ricostruisce, però merita esattamente la stessa giustizia degli altri, non una riga di meno, non una lira di meno”. Sono le dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini a Rigopiano

“Contiamo in una giustizia veloce efficiente e rapida e se qualcuno ha sbagliato paghi”. Lo ha detto il ministro dell’interno Matteo Salvini dopo aver presenziato a Farindola alla messa in ricordo delle vittime della tragedia di Rigopiano. “Faccio il ministro, mi ero impegnato a trovare i soldi e uno spazio normativo per aiutare i parenti delle vittime e i feriti e questo ho fatto, ora spero che i giudici facciano in fretta il loro lavoro”

“Fatti. Sono orgoglioso di aver partecipato a questo ricordo e guardiamo avanti perche’ ci sono vedove, orfani, figli e padri al di la’ delle parole sprecate in due anni portiamo aiuti concreti: 10 milioni di euro che non riportano in vita nessuno ma danno una mano ad andare avanti. Poi contiamo che la giustizia sia veloce, efficiente, rapida e che chi ha sbagliato paghi”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al termine della messa in ricordo delle 29 vittime di Rigopiano che si e’ volta questa mattina nella chiesa di Farindola, riferendosi allo stanziamento di 10 milioni destinati alle famiglie di chi ha perso la vita nella tragedia. “L’Abruzzo- ha aggiunto- merita esattamente la giustizia degli altri. Non una riga di meno e non una lira di meno. Come i parenti anche io chiedo giustizia. Nella prossima vita magari faro’ il giudice, in questa faccio il ministro e quello che mi ero impegnato a fare, grazie alla collaborazione di tanti, siamo riusciti a farlo in dieci giorni”

 

“Il nostro desiderio è sapere: è fondamentale conoscere tutta la verità”. Lo ha dichiarato poco prima della partenza della fiaccolata a Rigopiano Gianluca Tanda, del Comitato vittime della tragedia del 18 gennaio 2017. “La loro presenza è fondamentale. Siamo stati noi a chiedere di incontrarli ancora – ha detto riferendosi a Di Maio e Salvini – lo Stato deve capire che c’è una parte delle istituzioni che sbaglia. E fondamentale conoscere tutta la verità. Fino ad ora ne abbiamo una parte, ma ne manca molta e prima o poi uscirà fuori. Siamo fiduciosi per le istituzioni buone, quelle che lavorano bene tutti i giorni”.

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I primi ad arrivare sono stati alcuni parenti delle vittime, arrivati di buon’ora nei pressi delle rovine dell’hotel di Rigopiano. Hanno parcheggiato poco sopra le macerie. Tutto intorno Forze dell’Ordine e Soccorso Alpino pronti ad organizzare il traffico previsto delle auto e di coloro che parteciperanno alla cerimonia che ricorda le 29 vittime di due anni fa.

”Noi ci siamo”, così il vicepremier Luigi Di Maio mentre stringe le mani dei parenti delle vittime dell’hotel di Rigopiano appena giunto sul luogo del disastro. Di Maio si è intrattenuto a parlare con Gianluca Tanda, del Comitato Vittime di Rigopiano. Il 18 gennaio 2017 una valanga travolse l’hotel e uccise 29 persone. 11 furono i sopravvissuti.  Luigi Di Maio dopo essere arrivato a Rigopiano ha salutato alcuni parenti delle vittime davanti al totem dell’hotel precisando che non avrebbe voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa, ma ha continuato a parlare con i parenti. Ha assicurato ai familiari delle vittime la presenza del Governo e la volontà di seguire anche gli sviluppi della vicenda giudiziaria. 

“Buongiorno Amici, stamane saro’ a Rigopiano, in Abruzzo, dove partecipero’ alle celebrazioni in memoria delle vittime della maledetta valanga che esattamente due anni fa spezzo’ le vite e i sogni di 29 persone. Al di la’ dei primi 10 milioni che abbiamo trovato dopo tante chiacchiere, quelle mamme e papa’, quei fratelli, quegli orfani, che oggi riabbraccero’, meritano tutto il mio impegno, per mostrare che il governo e lo Stato ci sono, sul piano morale, materiale e della giustizia”. Cosi’, su Twitter, il ministro dell’Interno Matteo Salvini. 

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Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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