Quasi nove italiani su dieci (86%) hanno detto addio a bar, ristoranti, pizzerie

Quasi nove italiani su dieci (86%) hanno detto addio a bar, ristoranti, pizzerie evitando di andare fuori per colazione, pranzo o cena a causa dell’emergenza Covid. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat sul comportamento dei cittadini durante la seconda ondata epidemica. Una situazione generata dalle chiusure a singhiozzo dei servizi di ristorazione ma anche dalla paura dei contagi che ha determinato il crollo delle presenze con un impatto devastante su fatturati ed occupazione. “Un auto isolamento a tavola che – continua la Coldiretti – ha riguardato anche le visite a casa di parenti o amici per andare a cena o a pranzo (70%) con effetti sul piano delle relazioni sociale soprattutto per le molte persone sole e anziane. La situazione rischia di aggravarsi per le prossime festività di Pasqua per i limiti fissati lungo tutta la Penisola con un perdita stimata per sole 2 settimane in circa 3,2 miliardi per il lockdown di tutti i servizi di ristorazione fino a dopo le feste di Pasqua e Pasquetta”

Le difficoltà della ristorazione travolgono a valanga, continua la Coldiretti, interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti. Si calcola che 300 milioni di chili di carne bovina, 250 milioni di chili di pesce e frutti di mare e circa 200 milioni di bottiglie di vino, precisa la Coldiretti, non siano mai arrivati nell’ultimo anno sulle tavole dei locali con decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pescatori, viticoltori e casari che soffrono insieme ai ristoratori.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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