Oltre 12mila persone hanno partecipato ieri sera alla processione del Venerdì Santo a Chieti. Ieri il corteo ha riportato la luce con le fiaccole e i 7 simboli ‘trofei della Passione’, opere del 1855 realizzate dall’artista teatino Raffaele Del Ponte raffiguranti i momenti della passione di Cristo: l’angelo, le lance, la colonna con il gallo, il volto santo che è una riproduzione dell’originale velo conservato a Manoppello, il sasso, la scala e la Croce. L’incedere lento dei partecipanti alla processione, ‘lo struscio’, il cammino appesantito degli incappucciati che per ogni passo non alzano le suole delle scarpe da terra a simulare, nel rito funebre, l’andatura del Cristo sofferente: tutto questo per 2 anni è mancato, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, ma la più antica processione della Penisola è ripartita, puntuale alle 19.30 dalla cattedrale di San Giustino, toccando poi le vie del centro storico.
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