Nel primo trimestre 2022, il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 2,6%

Nel primo trimestre 2022, il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, per effetto del generalizzato aumento dei prezzi (+2,2% la variazione del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie), il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto soltanto dello +0,3% rispetto al trimestre precedente. Lo ha reso noto l’Istat. Nello stesso trimestre, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 12,6% (+1,1 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2021), a fronte di una crescita della spesa per consumi finali più debole rispetto a quella del reddito disponibile (+1,4% e +2,6% rispettivamente). Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici è stato pari al 7,2%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, a fronte di una aumento degli investimenti fissi lordi dell’8,1% e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile del 2,6%. “Il reddito disponibile delle famiglie e la propensione al risparmio – è il commento dell’Istat – sono cresciuti sensibilmente in termini congiunturali, mentre il potere d’acquisto delle famiglie ha segnato una lieve crescita”.
Nel primo trimestre dell’anno, la pressione fiscale si attesta al 38,4% del Pil, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2021. Lo ha reso noto l’Istat. Mlp 20220705T100050Z
Nel primo trimestre 2022 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -9% dal -12,8% dello stesso trimestre del 2021). Lo ha reso noto l’Istat Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,2% (-9,4% nel primo trimestre del 2021). Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,3% (-8,2% nel primo trimestre del 2021). “Nel primo trimestre dell’anno, l’indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul Pil – è il commento dell’Istat – si è marcatamente ridotto in termini tendenziali per il consistente aumento delle entrate, che ha più che compensato l’aumento delle uscite”. Le uscite totali nel primo trimestre 2022 sono aumentate del 2,0% rispetto al corrispondente periodo del 2021 e la loro incidenza sul Pil (pari al 52,0%) è diminuita in termini tendenziali di 2,6 punti percentuali (Prospetti 2 e 3). Le uscite correnti hanno registrato, nel primo trimestre 2022, un incremento tendenziale di 3,1%, mentre le uscite in conto capitale sono diminuite in termini tendenziali del 9,5%. Le entrate totali nel primo trimestre 2022 sono aumentate in termini tendenziali del 10,1% e la loro incidenza sul Pil è stata del 43,0%, in crescita di 1,1 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2021. Le entrate correnti nel primo trimestre 2022 hanno segnato, in termini tendenziali, un aumento del 9,9%. Si registra, invece, un incremento delle entrate in conto capitale del 39,3%. Mlp 20220705T100019Z
Nel primo trimestre dell’anno la quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41%, è diminuita di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Lo ha reso noto l’Istat aggiungendo che il tasso di investimento, pari al 24,1%, è aumentato di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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