Inflazione ed incertezza pesano sui consumi delle famiglie e sui margini e vendite delle imprese: pur essendo in lieve rallentamento, infatti, la dinamica in rialzo dei prezzi, con tutta la sua pericolosita’, continua ad incidere sui comportamenti di acquisto e a diffondersi a tutti i settori. Cosi’ Confesercenti, in una nota, commenta i dati diffusi da Istat sui prezzi al consumo di luglio. Il carrello della spesa, cioe’ i beni a piu’ elevata frequenza di acquisto, e’ aumentato del 9%: secondo le nostre stime, nel secondo semestre ci potra’ essere una riduzione dei consumi dell’ordine di 3 miliardi circa a causa degli aumenti di prezzo. Il rischio di precipitare in un autunno austero non puo’ essere sottovalutato, per questo la linea, giustamente tracciata dal Governo, di intervenire per calibrare i prezzi degli energetici e sostenere le famiglie va assolutamente proseguita, con tutti gli interventi necessari volti a sostenere i consumi e a frenare la spirale inflazionistica.
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