Comitati protestano contro il gasdotto Sulmona – Foligno

I Comitati cittadini per l’ambiente e il Coordinamento No Hub del Gas protestano dopo l’approvazione da parte del Cdm del metanodotto Sulmona-Foligno. Sul territorio, dopo il provvedimento, monta la protesta. Indice puntato anche contro il presidente della Regione, Marco Marsilio, ” il quale, anziché opporsi ad un’opera del tutto inutile e devastante, come hanno ribadito i sindaci abruzzesi del Sulmona-Foligno in un documento inviato in agosto al governo, ha steso un tappeto rosso davanti a Draghi e a Cingolani”. “Nel comunicato emesso dalla Presidenza del Consiglio si dice che il provvedimento è stato preso “per superare il diniego espresso in conferenza dei servizi dalle Regioni Abruzzo e Umbria”. Si tratta evidentemente delle negazioni dell’intesa espresse, rispettivamente nel 2015 e nel 2017, dalle allora giunte regionali. Ciò rende ancora più odioso e inaccettabile un provvedimento che schiaccia la volontà di due Regioni che rappresentano la stragrande maggioranza del territorio attraversato dal metanodotto”.
“L’ormai ex governo Draghi – rimarcano le associazioni – sostiene che si tratta di “un’infrastruttura strategica che consentirà di incrementare la capacità di trasporto di gas proveniente dai punti di entrata della rete nazionale ubicati nel Sud Italia”: non è altro che il copia e incolla delle bugie della Snam. In realtà – si dice – la rete esistente ha una capacità di trasporto dal Sud di oltre 50 miliardi di metri cubi ed è in buona parte inutilizzata. Ciò nonostante l’Italia sta importando quest’anno più gas dell’anno scorso, al punto che finora ne ha rivenduto all’estero oltre 2 miliardi e 300 milioni di metri cubi, cosa mai successa in passato e, ribadiamo, con la rete esistente”.

immagine di repertorio

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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