“L’esecutivo venga in Commissione a fare chiarezza sul rischio dell’aumento delle tasse. Non possono pagare gli abruzzesi. Una stangata inaccettabile che si abbatte sul ceto medio, a fronte della diminuzione dei servizi e prestazioni, dei tagli su farmaci e dispositivi a volte introvabili, della fuga fuori regione per curarsi, della rinuncia a curarsi. Ancora di più perché l’aumento tocca principalmente le persone in quanto avviene attraverso l’addizionale dell’Irpef”, così il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il segretario Daniele Marinelli sul rischio di aumento delle tasse regionali.
“Si apre con un deficit poderoso, che sfiora già i 200 milioni, come avevamo ampiamente previsto a fronte dei numeri che Marsilio non voleva discutere. Serve una mobilitazione generale per scongiurare che si vada a ripianare il debito della sanità attraverso l’aumento delle tasse. La comunità non può pagare per servizi che non ha e per una sanità in deficit, nuovamente, nonostante le risorse a disposizione per fare di più e meglio di quanto prodotto fin qui e nonostante l’eredità positiva lasciata dal centrosinistra che aveva salvato dal commissariamento il comparto. Commissariamento che sembra essere sempre più vicino a causa dell’inerzia e dell’irresponsabilità di chi governa l’Abruzzo in questo momento”, sottolineano i due esponenti del Pd.