Vino, Nomisma: cresce l’interesse per le produzioni sostenibili 

Buone, e in crescita, le prospettive di mercato che possono avere i vini sostenibili, anche in chiave di export in mercati al alto reddito come gli Stati Uniti e il Nord Europa, in particolare in Norvegia e Svezia. E’ quanto emerso da una ricerca di Nomisma Wine Monitor, presentata oggi in occasione del workshop sui vini sostenibili organizzato a Bologna in collaborazione e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Negli Usa, precisa la ricerca, “2 consumatori di vino su 10 acquistano vini sostenibili certificati ma la platea dei potenziali interessati e’ almeno il doppio. Tuttavia, la difficolta’ ad identificarli figura tra i principali ostacoli ad una maggior diffusione di questi vini”. Gli Usa sembrano crederci anche in qualita’ di produttori: della contea di Sonoma in California (la seconda dello Stato per estensione del vigneto dopo San Joaquin), ad oggi il 60% della superficie vitata e’ certificata “sostenibile” (circa 14.000 ettari) ma l’obiettivo e’ di arrivare al 100% entro il 2019. ”La sostenibilita’ ambientale rappresenta, dopo il terrorismo e l’assistenza sanitaria, il terzo motivo di preoccupazione piu’ sentito dagli americani. Ed e’ anche sull’onda di questa sensibilita’ che si inserisce l’acquisto dei diversi vini sostenibili – per la maggior parte di origine californiana e australiana – comprati oggi da 2 consumatori statunitensi su 10″ sottolinea il Responsabile Wine Monitor di Nomisma Denis Pantini sulla base di un sondaggio su un campione di 1.500 consumatori di vino risiedenti negli Stati di New York, California e Florida, i tre Stati che congiuntamente incidono per oltre il 50% sul valore delle importazioni complessive di vino negli Usa.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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