Redazione Notizie D'Abruzzo

Al via il progetto Contamination Lab dell’Università di Teramo

Al via il secondo ciclo del progetto Contamination Lab - UniTe, il programma di formazione imprenditoriale e incubazione di startup dell'Università degli Studi di Teramo, promosso nell'ambito di un'iniziativa nazionale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) all'interno del Programma Nazionale per la Ricerca. C-LAB è un laboratorio di trasferimento tecnologico dove i risultati della ricerca scientifica accademica e le idee degli studenti trovano una via di sviluppo e di lancio verso il mercato come potenziale opportunità di business. L'ambiente universitario, fortemente eterogeneo, favorisce un processo di contaminazione interdisciplinare: creatività, passione e talento di ricercatori e studenti delle Università di Teramo, di Chieti-Pescara, di L'Aquila e di Camerino si trasformano in progetti di innovazione, con focus su Agritech, Foodtech e Biotech. Il Contamination Lab dell'Università degli Studi di Teramo, ha dichiarato il coordinatore scientifico Christian Corsi, «offre un percorso di apprendimento innovativo sviluppato sulla base di un modello didattico- progettuale di carattere imprenditoriale, in cui i partecipanti affronteranno una formazione completa sul processo di avvio d'impresa, partendo dai fondamentali di startup, passando per la definizione del modello e del piano di business del proprio progetto, fino all'identificazione dei canali di fundraising e alla presentazione dell'idea attraverso una sessione di pitching che si terrà in un DemoDay finale alla presenza di aziende e investitori».

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Fina: un nuovo Pd piu’ in linea con le sfide che abbiamo davanti

 "Alla luce dell'intenso lavoro di discussione che abbiamo animato in queste ultime settimane nel Pd sull'identita' e la missione del nostro partito, ritengo doveroso fare appello al senso di responsabilita' di tutti perche' la prossima assemblea nazionale discuta e approvi definitivamente le modifiche statutarie, essenziali per il nostro lavoro". Queste le parole di Michele Fina, Segretario Regionale del Partito Democratico Abruzzo, in previsione della tre giorni che da oggi si terra' a Bologna e che prevede l'assemblea del partito. "Il 5 novembre scorso la commissione nazionale guidata da Maurizio Martina - ha continuato Fina - dopo un lungo lavoro, ha licenziato unanimemente alcune proposte che ridefiniscono la carta fondamentale del Pd. La sera dello stesso giorno Maurizio Martina ha partecipato a un'assemblea regionale abruzzese del Pd che ha discusso quelle proposte. Da quel giorno e fino a oggi nella nostra regione si sono tenute, su mia richiesta, decine di incontri a tutti livelli per approfondire e raccogliere suggerimenti. In nessuna delle tante discussioni a cui ho partecipato qualcuno ha proposto di rinviare le modifiche statutarie. E questo per alcuni motivi molto semplici: non c'e' niente, in quello che discuteremo in Assemblea, che non sia gia' patrimonio del dibattito del partito, soprattutto dall'ultimo congresso a oggi. Per contro - ha concluso il segretario abruzzese - in molti vivono il disagio di regole della nostra comunita' ormai superate. Avere un partito finalmente digitale e capace di stare in rete, un partito piu' aperto e inclusivo, un partito federale che riequilibri il rapporto tra territorio e centro, un partito piu' capace di coinvolgere i suoi amministratori locali; queste e altre scelte andavano fatte gia' da tempo. Figuriamoci se possiamo rinviarle ancora, mantenendo le attuali regole che appartengono a un'altra stagione e a un'altra visione del paese e di noi stessi. A coloro che oggi chiedono di rinviare la decisione osservo, con assoluto rispetto, che una proposta di tempi piu' lunghi della discussione poteva essere avanzata quando abbiamo costituito la commissione statuto. Ora i nostri iscritti, io credo, si aspettano di decidere e di avere da domenica un nuovo partito, uno strumento completamente rivoluzionato e piu' in linea con le sfide che abbiamo davanti".

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Abusivismo sanitario, 9 denunciati dai carabinieri del Nas

I carabinieri dei NAS, in provincia di Pescara, hanno segnalato alla Procura un ex odontoiatra, volontariamente cancellatosi dall'Albo, che ha continuato, abusivamente, ad esercitare l'attività, peraltro in locali e con strumentazione in mediocri condizioni igienico - sanitarie. Nel corso delle indagini i NAS hanno proceduto al sequestro di una poltrona, con il relativo riunito dentale, ed altre attrezzature odontoiatriche. In provincia di L'Aquila, i carabinieri hanno anche individuato due odontotecnici che, in concorso con un odontoiatra, esercitavano abusivamente la professione sanitaria. Nel corso degli accertamenti è emerso, peraltro, che anche lo studio medico era privo di autorizzazione, motivo per il quale, è stato emesso il provvedimento di cessazione dell'attività. Nei confronti del responsabile, oltre alla denuncia, è stata elevata una sanzione di euro 20.000. In provincia di Teramo, i NAS hanno segnalato due personal trainer, attivi in alcune palestre del litorale, per esercizio abusivo della professione di biologo nutrizionista, poiché stilavano piani dietetici personalizzati. Sempre in provincia di Teramo, un ex medico chirurgo in pensione ed un medico di medicina generale, sono stati segnalati alla magistratura per aver concorso nel reato di esercizio abusivo della professione medica: l'ex medico, oramai non più iscritto all'Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha continuato ad esercitare abusivamente l'attività all'interno dei locali del medico di medicina generale. 

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Mattarella: cavo elettrico Italia-Montenegro ha forte valore strategico per Ue

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente del Montenegro, Milo Djukanovic, hanno inaugurato oggi il primo 'ponte elettrico' tra l'Europa e i Balcani. Si tratta dell'elettrodotto Italia-Montenegro realizzato da Terna, tra la sottostazione di Cepagatti in provincia di Pescara e Lastva, nel comune di Kotor. I lavori per la posa dei cavi dell'opera, che si snoda per 445km, sono stati avviati tra il 2015 e il 2017 per un investimento totale di circa 1,1 miliardi di euro. L'infrastruttura in corrente continua, che in linea con le tempistiche pianificate entrera' in esercizio entro la fine dell'anno, consentira' ai due Paesi di scambiare elettricita' in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno successivamente 1.200 MW quando sara' realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni. L'opera inaugurata oggi rappresenta il piu' lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna

La costruzione dell'opera ha coinvolto complessivamente 124 imprese (80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro) nei cantieri avviati nel 2012. "Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricita' permettera' di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l'affidabilita', l'efficienza, la sicurezza, la sostenibilita' ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentira' di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell'area balcanica", e' stato spiegato durante la presentazione dell'infrastruttura, "inserita tra i Progetti di Interesse Comune (PCI) dalla Commissione Europea". Il progetto porta a 26 le linee di interconnessione con l'estero gestite da Terna e "consente all'Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica".

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L'elettrodotto Italia-Montenegro e' il risultato della solida cooperazione bilaterale in ambito energetico e industriale, che si inserisce sulla scia di eccellenti legami a livello politico come testimoniato dai 140 anni di rapporti diplomatici. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento di oggi alla stazione Terna di Cepagatti (Pe) per l'inaugurazione del cavo elettrico Italia-Montenegro. "Questa infrastruttura ha un forte valore strategico di livello europeo, essendo il primo ponte elettrico tra Unione europea e Balcani", ha affermato Mattarella, secondo cui "avvicinare sempre di piu' gli amici paesi dei Balcani occidentali e' un obiettivo a cui la Repubblica italiana conferisce primaria importanza", ha dichiarato Mattarella. 

Secondo il presidente, le connessioni infrastrutturali sono cruciali verso questo obiettivo e il cavo elettrico favorisce "il progressivo allineamento agli standard" tra Ue e Balcani, anche in campo energetico e climatico, con la produzione di energia da fonti di energia da fonti rinnovabili". "Quest'opera ci avvicina concretamente", ha detto Mattarella. "L'Italia vede nel Montenegro un partner di riferimento", ha dichiarato Mattarella ricordando anche l'appartenenza di Podgorica all'Alleanza atlantica e il cammino di adesione all'Ue. "I Balcani sono Europa e parte integrante della medesima storica e civilta'", ha dichiarato Mattarella incoraggiando il Montenegro a proseguire il percorso verso la piena integrazione nell'Ue. 

Il nuovo elettrodotto Italia-Montenegro è "la prima e simbolica azione che l'Italia intera dovrebbe capire e valorizzare. E' un tema che abbiamo sollevato spesso e continueranno a farlo nei confronti del Governo, che fino a oggi ha visto l'Abruzzo escluso dalle direttrici di sviluppo e dai corridoi europei di collegamento, quando invece è la piattaforma logistica ideale e più vicina ai Balcani". Così il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio. "Questa direttrice di sviluppo deve essere valorizzata e potenziata - ha aggiunto - l'importanza di questa opera consiste nel fatto che rende più sicura l'Italia".

Il nuovo elettrodotto Italia-Montenegro "è un'infrastruttura di fondamentale importanza, anche dal punto dei vista dei trasporti. E' il segnale dell'ottimo rapporto tra l'Italia e i Paesi dell'altra sponda dell'Adriatico". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a margine dell'inaugurazione dell'opera

"Questa interconnessione e' una eccellenza tecnologica, uno snodo cruciale, e' il volano di sviluppo per una serie di opportunita'". Lo ha detto l'amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, all'inaugurazione del ponte elettrico tra Italia e Montenegro. "La realizzazione di una infrastruttura costituisce sempre un'iniezione di fiducia e un momento di orgoglio non solo per chi e' stato coinvolto nel progetto ma anche per il paese. Genera un effetto positivo sul Pil e sull'occupazione", ha sottolineato Ferraris

Il discorso del presidente Mattarella:

https://www.quirinale.it/elementi/40813

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Continua a crescere il mercato dei mutui, frenano gli impieghi bancari

Continua la frenata degli impieghi bancari. A ottobre, segnala il Bollettino mensile dell'Abi, il ritmo di crescita si e' attestato allo 0,6% tendenziale, contro lo 0,8% di settembre e l'1,7% dello stesso mese del 2018. E a preoccupare e' soprattutto il -1% segnato dalla variazione annua dei finanziamenti alle imprese, contro il -0,7% di settembre e il -5,9% di novembre 2013 quando fu toccato il picco negativo. Continua a crescere il mercato dei mutui che anche a ottobre ha segnato un incremento del 2,3% su base annua. Il totale dei prestiti alle famiglie e' salito del 2,4%, allo stesso ritmo del mese precedente.

Nel complesso gli impieghi concessi delle banche italiane ammontano a 1.685 miliardi di euro, appena 12 miliardi in piu' rispetto ai 1.673 miliardi segnati a fine 2007, prima dell'inizio della crisi. A ottobre risultano invece pari a 1.417,2 miliardi i prestiti al settore privato, in aumento tendenziale dello 0,1%. I prestiti a famiglie e imprese non finanziarie si attestano a 1.274 miliardi, anche in questo caso la crescita e' dello 0,1%, in frenata rispetto al +0,6% di settembre. L'analisi della distribuzione del credito bancario per branca di attivita' economica mette in luce come a settembre le attivita' manifatturiere, quella dell'estrazione dei minerali e i servizi coprano una quota sul totale di circa il 56,5%, la quota delle sole attivita' manifatturiere e' del 26%. I finanziamenti al commercio e attivita' di alloggio e ristorazione detengono un'incidenza di circa il 21,9%, il comparto delle costruzioni dell'11,8%, l'agricoltura del 5,6%, le attivita' residuali del 4,2%. La dinamica del credito, osserva l'Abi, continua a essere influenzata dall'andamento degli investimenti e del ciclo economico che rimane modesto. In particolare, posto uguale a 100 il valore reale degli investimenti fissi lordi al quarto trimestre 2007, nel secondo trimestre del 2019 l'indice si e' posizionato a 83,4, con una perdita complessiva pari a 16,6 punti.

Vola la raccolta da clientela delle banche in Italia a ottobre. Il dato, segnala il Bollettino mensile dell'Abi, ha segnato un incremento del 5,3% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati di oltre 89 miliardi di euro (1.563 miliardi nel complesso) rispetto a un anno prima con una variazione tendenziale positiva pari al +6,1% su base annuale, e, per la prima volta da oltre 7 anni, si registra un aumento della raccolta a medio e lungo termine, cioe' tramite obbligazioni, per circa 1,5 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi, pari allo 0,6%. Il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che com prende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e societa' non finanziarie) si e' collocato a ottobre allo 0,59% contro lo 0,60% di settembre. Il tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e societa' non finanziarie e' risultato pari allo 0,37% come il mese precedente, quello delle obbligazioni in essere al 2,24% (2,32% a settembre) e quello sui pct all'1,45% (1,47% a settembre).

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Cresce il numero di dipendenti privati ma al Sud restano difficoltà

Cresce il numero di lavoratori dipendenti nel settore privato ma il Meridione, pur registrando un aumento, non registra gli stessi tassi  del resto d'Italia. A fornire i dati sono gli Osservatori sul lavoro dell'Inps che fotografano ancora una volta un Paese a due velocita' e una crescita del lavoro precario con un boom per i lavoratori somministrati e intermittenti. Resiste il lavoro pubblico con 3,3 milioni di dipendenti in media 2018 (-0,1%) mentre quello dipendenti privato avanza del 2,5% toccando quota 13,1 milioni di dipendenti sempre in media annua. Su 13,1 milioni di dipendenti privati in media annua (se si guarda a coloro che hanno avuto almeno una giornata lavorativa retribuita nel 2018 il numero sale a 15,7 milioni) solo 2,84 milioni sono impegnati nel Sud e nelle Isole, pari ad appena il 21,7% del totale. Nonostante si registri una crescita rispetto ai 2,79 milioni del 2017 la percentuale sul totale e' diminuita (era al 21,9%). Nell'anno i dipendenti pubblici erano in media 3.326.283 (-0,1% sul 2017). Se si guarda a coloro che hanno avuto con la pubblica amministrazione almeno una giornata retribuita nell'anno il numero supera i 3,5 milioni (+0,6%) con con una percentuale di dipendenti nelle regioni del Sud e delle Isole sul totale del 33,4%. La retribuzione media e' di 32.968 euro, in crescita del 3,1% per effetto dei rinnovi dei contratti 2016-2018 nei vari comparti del pubblico impiego mentre il numero medio di giornate retribuite si attesta a 287. Il comparto con piu' dipendenti e' la scuola con 1,15 milioni di lavoratori in media 2018 (1.294.492 i lavoratori con almeno una giornata retribuita nell'anno). Se si guarda ai dipendenti privati (esclusi domestici ed agricoli) in media annua 2018 i lavoratori a tempo indeterminato sono 10.537.903, quasi 600.000 in piu' rispetto al picco negativo che si era raggiunto nel febbraio 2015 prima dell'entrata in vigore delle nuove regole sull'articolo 18 (il contratto a tutele crescenti) e del boom di utilizzo dell'esonero contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato fatte nel 2015. Cresce in modo consistente anche il numero dei lavoratori precari con contratti intermittenti e in somministrazione. Nel 2018 i lavoratori somministrati sono stati 854.723 con una crescita del 9,2% sul 2017 e del 65,5% rispetto al 2014. Nel 2018 la retribuzione media e' stata di 8.590 euro per 120 giornate retribuite. Aumentano nell'anno soprattutto i lavoratori intermittenti soprattutto grazie alla cancellazione dei voucher che ha spinto le aziende a trovare una soluzione flessibile alternativa. Nel 2018 i lavoratori intermittenti con almeno una giornata retribuita nell'anno sono stati 616.483 (+15,1% sul 2017) continuando il trend di crescita iniziato nel 2017. 

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Fondi per l’acquisto di giochi inclusivi nei parchi

L'assessorato alle Politiche sociali della Regione Abruzzo mette a disposizione dei Comuni risorse finanziarie per l'acquisto di giochi inclusivi da installare all'interno di parchi. E' quanto stabilisce un Avviso, pubblicato sul portale della Regione Abruzzo che permette ai Comuni abruzzesi di presentare domanda per ottenere finanziamenti che mirano a rendere quanto piu' possibile fruibili i parchi gioco.  Secondo quanto stabilito dall'avviso, i giochi acquistabili devono essere utilizzabili da tutti i bambini e ragazzi, incluso quelli con qualunque tipo di disabilita'. Sono inoltre ammessi a finanziamento progetti che mirano a superare le barriere architettoniche e messa in sicurezza delle aree interessate e soprattutto l'istanza del Comune deve prevedere almeno l'acquisto di un gioco inclusivo. Per venire incontro alle esigenze economiche dei Comuni, la Regione, nel caso di progetto finanziato, anticipera' il 65% del contributo assegnato. I Comuni possono presentare domanda da oggi fino al prossimo 12 dicembre 2019.

"Per il prossimo triennio - spiega l'assessore alle Politiche sociali Piero Fioretti - abbiamo messo a disposizione 300 mila euro inseriti nel Fondo straordinario per l'acquisto di giochi inclusivi. L'obiettivo e' rendere fruibile a piu' piccoli i parchi gioco disseminati nei comuni abruzzesi che molto spesso vivono una condizione di abbandono e degrado e che non possono essere oggetto di intervento di riammodernamento o ristrutturazione da parte dei Comuni stessi a causa della mancanza di risorse in bilancio. L'Avviso nasce con questo intento, nella speranza che i comuni sappiano approfittare del contributo straordinario presentando progetti finanziabili". L'Avviso nella sua formulazione tecnica "tende a distribuire risorse ad un numero elevato di Comuni. Abbiamo infatti stabilito - aggiunge Fioretti - un tetto di 75 mila euro per provincia, il fatto che un comune puo' presentare istanza per intervenire su un solo parco gioco e la possibilita' di interventi che riguardano anche il solo acquisto di giochi".

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Agenzia di Protezione civile regionale, avviato l’iter di istituzione

E' iniziato l'iter per l'istituzione della nuova Agenzia di Protezione Civile regionale. Nella seduta congiunta della Prima Commissione "Bilancio" e della Seconda Commissione "Territorio" sono state svolte le prime audizioni sul progetto di legge approvato dalla Giunta regionale lo scorso luglio. Ha partecipato alle audizioni anche il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha ricordato come il testo sia nato da una collaborazione interistituzionale tra gli uffici della Giunta e del Consiglio regionale. "Abbiamo messo a disposizione il nostro Ufficio Legislativo che assieme a quello della Giunta e alle strutture della Protezione Civile hanno lavorato ad un testo che tenesse conto dei diversi aspetti tecnico-legislativi. Voglio dire ai consiglieri regionali che il testo e' aperto al contributo di tutti e devono sentirlo anche loro visto che il Consiglio ha contribuito a realizzarlo sulla base degli indirizzi forniti dal Presidente Marsilio. Il Consiglio svolgera' il suo ruolo per dotare la Regione di una struttura efficiente, autonoma e veloce, in grado di rispondere alle tante calamita' che affliggono il nostro territorio. L'auspicio e' che non si verifichino piu' altre Rigopiano". Ad essere sentito e' stato il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, che in una lunga audizione ha dapprima illustrato ai commissari le linee guida generali della nuova governance dell'Agenzia di Protezione Civile e poi ha risposto alle domande poste dai commissari. "Vogliamo costituire un'agenzia piu' moderna, veloce e rapida - ha detto Marsilio - Oggi abbiamo una catena di comando farraginosa mentre noi pensiamo di porre l'Abruzzo all'avanguardia rispetto alle altre regioni. In questo settore infatti sono poche le regioni che hanno legiferato dopo il nuovo Codice della Protezione Civile del 2018. Mi auguro che il testo trovi un'ampia condivisione delle forze politiche e sia approvato celermente". All'audizione erano presenti anche Pierpaolo Pescara (Direttore del Dipartimento Governo del Territorio e Politiche Ambientali della Regione Abruzzo), Francesca Di Muro (Dirigente del Servizio Legislativo, Qualita' della Legislazione e Studi del Consiglio regionale), Silvio Liberatore (Dirigente Servizio Emergenza di Protezione Civile Abruzzo).

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Occupano abusivamente un alloggio per 19 volte, sfrattati a Montesilvano

Un appartamento Ater in via Rimini a Montesilvano, occupato abusivamente da una famiglia da anni, e' stato sgomberato oggi dalle forze dell'ordine, carabinieri e polizia municipale. Lo stabile dell'Ater, che sta provvedendo ad effettuare una regolare assegnazione dell'immobile, era stato occupato per 19 volte dalle stesse persone. L'abitazione era stata oggetto di una sentenza del Tribunale Civile di Pescara il quale aveva stabilito lo sfratto degli occupanti abusivi: una coppia con quattro figli, che oggi ha lasciato l'immobile. Nell'operazione sono intervenuti anche il sindaco Ottavio De Martinis, il consigliere comunale delegato alle Politiche della casa Marco Forconi, i dipendenti dell'Ater e gli assistenti sociali dell'Azienda Speciale per i servizi sociali di Montesilvano. "Gia' da consigliere delegato alle Politiche della casa, dieci anni fa e poi da assessore e vice sindaco - spiega il primo cittadino - ho iniziato un percorso volto a liberare la citta' dall'occupazione abusiva degli alloggi popolari. Ci sono ancora quattro famiglie che abitano in maniera impropria gli appartamenti dell'Ater di via Rimini. Siamo a buon punto e con lo sgombero di questa mattina abbiamo dato un ulteriore segnale alla citta' sul ripristino della legalita' e sul rispetto delle regole. La famiglia che occupava abusivamente l'appartamento in via Rimini, dopo tanti tentativi e' stata finalmente allontanata e l'alloggio verra' assegnato legittimamente a chi ha i titoli e soprattutto a chi si attiene alle regole"

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Marcozzi: 278 Comuni su 305 in Abruzzo non hanno un piano di emergenza

Ancora 278 Comuni su 305, in Abruzzo, non hanno un Piano di emergenza aggiornato. Il dato lo conferma la capogruppo del M5s, Sara Marcozzi, che chiede alla Regione di intervenire immediatamente perche' "tutti i territori si mettano in regola con la legge offrendo, se necessario, il supporto dei propri uffici a tutte le amministrazioni abruzzesi, specialmente quelle dei Comuni piu' piccoli". Una richiesta che arriva dopo la seduta della I e III Commissione nel corso della quale si e' discussa l'istituzione dell'Agenzia regionale di Protezione civile presentata dal presidente Marco Marsilio. Per Marcozzi "c'e' un problema di approccio al problema per cui si pensa all'emergenza, ma ancora troppo poco alla prevenzione". Scopo che, afferma, si riscontra anche nell'istituzione dell'Agenzia che dovra' "ottimizzare e snellire il lavoro effettivo della Protezione civile nei casi in cui e' urgente intervenire, focalizzandosi solo sugli interventi da effettuare a emergenza gia' avvenuta". 

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