Redazione Notizie D'Abruzzo

Pepe: da Febbo un messaggio di collaborazione

"Ho apprezzato i contenuti della risoluzione presentata dal consigliere regionale, Mauro Febbo, perché vuole rappresentare, a mio avviso, un messaggio di collaborazione in questo momento emergenziale dove è necessario il contributo di tutti". Lo afferma l'assessore alle politiche agricole della Regione Abruzzo Dino Pepe, che commenta la risoluzione presentata dal consigliere regionale Mauro Febbo in merito all'emergenza neve in Abruzzo. "Si tratta, inoltre, di un riconoscimento al lavoro messo in campo in questa prima fase visto che molte delle richieste sono già state attivate". Il dipartimento delle politiche agricole, poi, ha reso noto l'iter dei provvedimenti adottati per fronteggiare l'emergenza maltempo: il 12 gennaio 2017, la giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per gli eventi eccezionali con abbondanti nevicate ed estesi fenomeni di gelo verificatisi sul territorio abruzzese

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Martina: 40 milioni subito per l’agricoltura

"Stiamo lavorando, in particolare ad un aiuto straordinario diretto proprio per coprire il mancato reddito, in particolare per gli allevatori. Siamo andati ieri a Bruxelles, abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per essere flessibili per l'utilizzo in particolare delle risorse della Politica Agricola europea. Destineremo 40 milioni di euro proprio per questo intervento di copertura del reddito transitorio nei prossimi mesi". Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, durante la trasmissione "Porta a Porta", parlando dell'emergenza che sta vivendo l'Abruzzo.

"Stiamo lavorando per un intervento che si misuri nell'ordine dei 400 euro a capo per bovino e 60-70 euro per ovino. Questi - ha aggiunto - sono soldi ottenuti in piu' rispetto a quello che avevamo per la Politica Agricola Comune, li abbiamo ottenuti anche in virtu' di un regolamento che abbiamo chiesto e ottenuto sulla crisi della zootecnia, dentro il quale siamo riusciti ad inserire queste azioni".

"Dopo quello che e' accaduto la settimana scorsa siamo gia', ahime', in un'altra fase, anche dal punto di vista dell'emergenza. Ci sono delle gerarchie che tutti dobbiamo condividere e comprendere - ha spiegato Martina -. La prima vera questione e' salvare vite umane, la seconda immagino che sia stata per tutti liberare il prima possibile la viabilita', la terza grande questione e' stata ed e' ancora in parte l'energia elettrica, la quarta e' il presidio e la salvaguardia di un tessuto agricolo fondamentalmente per garantire futuro a queste terre".

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Enel: chiusa la fase di emergenza

"Grazie al lavoro incessante degli uomini di e-distribuzione accorsi da tutta Italia, e' ripreso il servizio elettrico nelle aree colpite dall'eccezionale ondata di maltempo in Abruzzo e nelle Marche. Le squadre continuano ad operare per intervenire su isolati casi di disalimentazione". E' quanto si legge in una nota di Enel in merito ai problemi causati dal maltempo sulla rete elettrica

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Pagano: La gestione dell’emergenza e’ stata pessima

"L'Abruzzo piegato dal maltempo, che piange i suoi morti e le devastazioni, ha ferite ancora aperte di cui deve essere interessato il Parlamento. Perche' gli errori compiuti nella gestione delle emergenze non possono e non devono piu' ripetersi". Lo afferma il coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano. "La nostra regione - aggiunge Pagano - e' stata martoriata dalla furia della Natura e dall'inadeguatezza delle strutture, sopperite dall'ammirevole e commovente slancio dei singoli, dei volontari, dei vigili del fuoco, della Protezione civile, dalle forze dell'ordine e di quanti si sono spesi per dare una mano a tutti i livelli. Oggi si impone una riflessione sugli aspetti e sulle manchevolezze della gestione della macchina dei soccorsi su un'emergenza che era stata preannunciata e alla quale si doveva far fronte con lucidita' e funzionalita'. Cose che sono invece mancate. Ma quel che piu' amareggia e' lo sconcertante rimpallo di responsabilita' tra persone e istituzioni al quale abbiamo assistito. La gestione dell'emergenza e' stata pessima. Affinche' tutto cio' non si ripeta, occorre agire proprio sulla gestione della macchina dei soccorsi e dell'emergenza, perche' l'Abruzzo oggi e' in ginocchio". 

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Diga di Campotosto, “non sono state evidenziate criticità rilevanti”

Gli enti gestori hanno comunicato che "non sono state evidenziate criticità rilevanti" in merito alla diga di Campotosto sia dopo i controlli ordinari che quelli effettuati dopo i terremoti recenti. Lo ha detto la ministra per i Rapporti col Parlamento, Anna Finocchiaro, rispondendo al question time in aula alla Camera a un'interrogazione a firma Giulio Sottanelli (Ala-Sc-Maie)

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Black out, interrogazione Lodolini-Ginoble (Pd) su Enel

L'on. Tommaso Ginoble e l'on. Emanuele Lodolini, del Pd, sono i primi firmatari di un'interrogazione presentata al ministro dell'Economia e dello Sviluppo economico Carlo Calenda sottoscritta anche dai deputati marchigiani Agostini, Petrini, Manzi, Morani e Marchetti, per conoscere "quali iniziative il Governo intenda assumere nei confronti dell'Enel e di Terna in considerazione dei disagi che tuttora si registrano sul territorio abruzzese e marchigiano a seguito della ondata di maltempo che ha investito pesantemente Abruzzo e Marche e che, ad una settimana dalla maggiore criticita', si registrano ancora migliaia di utenze di energia elettrica interrotte in provincia di Teramo, Ascoli Piceno, Macerata". I gravi disservizi - ricorda una nota - hanno colpito soprattutto le comunita' rurali e montane che sono allo stremo delle forze dopo giorni senza corrente elettrica e riscaldamento. L'interrogazione chiede anche se il Governo intenda valutare l'opportunita' di prevedere "apposite misure di indennizzo in favore degli utenti che piu' a lungo sono rimasti privi di corrente e riscaldamento"

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Hotel Rigopiano, Tedeschini: evidenti incomprensioni sulle telefonate di sos

"Le telefonate registrate sono state acquisite, io le ho ascoltate e mi sembra evidente che ci siano state incomprensioni relative alle richieste di aiuto lanciate da Giampiero Parete e Quintino Marcella il 18 gennaio". Cosi' il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, oggi pomeriggio nel tribunale del capoluogo adriatico, facendo il punto sull'inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, in merito al disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola. "Al momento non ci sono indagati", ha dichiarato in conferenza stampa il pm Cristina Tedeschini, che poi ha confermato che in giornata sono state effettuate "acquisizioni importanti" di materiale utile alle indagini. "Sulla base delle informazioni in mio possesso, l'hotel era in possesso di tutte le autorizzazioni", ha proseguito la Tedeschini.

"La situazione complessiva, percepita dagli ospiti dell'hotel il 18 gennaio, era sicuramente di criticita', sia in mattinata sia, soprattutto, nel pomeriggio e c'era una diffusa volonta' di lasciare l'albergo" ha dichiarato, Cristina Tedeschini, rispondendo ad una domanda sulle prime testimonianze dei sopravvissuti, nell'ambito dell'inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, in merito al disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola. "Anche nella giornata precedente - ha proseguito Tedeschini - altre criticita' erano state segnalate dal gestore dell'hotel, ma erano di altro tipo, ad esempio relative alla mancanza si gasolio e a problemi di viabilità".

E' stata ascoltata la filiera dei funzionari che ha risposto agli appelli in sala operativa della Prefettura. La tempistica, come e' chiaro da tempo, ha una importanza vitale per le indagini, e le autopsie daranno le risposte decisive su dove indirizzare le responsabilita'. Per Domenico Angelucci, medico legale di parte, Gabriele D'Angelo sarebbe morto assiderato sotto la valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. "Non ci sono segni di traumi ne' di asfissia come emorragie congiuntivali. Secondo noi, se fosse stato soccorso entro due ore probabilmente poteva essere salvato", riferisce il medico. Smentisce l'ipotesi, pero', lo stesso pm, secondo cui "non ci sono casi in cui la causa esclusiva e' l'ipotermia". Le prime sei autopsie hanno evidenziato "dinamiche di decesso diverse l'una dall'altra", ha spiegato Tedeschini. "In alcuni casi, ci sono state morti immediate per schiacciamento, in altri casi ci sono stati decessi meno immediati con concorrenza di cause temporalmente assai prossime: schiacciamento, ipotermia e asfissia". Rimane fermo sulla sua versione, invece, il medico legale di parte, secondo cui anche il maitre Alessandro Giancaterino sarebbe morto per mero assideramento, perche' lui e D'Angelo sono stati ritrovati vicini e nelle stesse condizioni. Cioe' all'esterno dell'hotel. Secondo Angelucci la causa dell'ipotermia sarebbe anche contenuta nel certificato di morte redatto e inviato al Comune di Penne per il nulla osta per i funerali del ragazzo. Il procuratore Tedeschini ha intanto parlato di acquisizioni importanti di documenti: se ieri in Regione era stato raccolto il materiale elettronico, oggi si e' presa visione della parte cartacea. Meno il Piano valanghe, per il semplice fatto che non c'e'. 

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Asili nido, riaperte le iscrizioni. C’è tempo fino al 31 gennaio a Montesilvano

Ci sono ancora 6 giorni di tempo per presentare la domanda di iscrizione agli asili nido comunali per l’anno scolastico 2016/2017.

Sono ancora 22, infatti, i posti disponibili nelle due strutture comunali, Lo Scoiattolo di via Chiarini e Filomena Delli Castelli di via Foscolo, che possono accogliere un massimo di 75 bambini tra i 3 mesi e i 3 anni.

Le domande di iscrizione devono essere presentate entro il 31 gennaio, utilizzando i moduli a disposizione, tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 12:30, presso gli uffici dell'Azienda Speciale per i Servizi Sociali del Comune di Montesilvano.

Oltre alle domande dovranno essere allegate le fotocopie del libretto di vaccinazione e l’attestazione ISEE in corso di validità. Possono presentare le domande le famiglie di bambini residenti nel Comune di Montesilvano. Per i non residenti le domande verranno prese in esame solo una volta esaurite quelle presentate dai residenti.

Gli asili nido sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17. L’entrata è prevista dalle 8 alle 9:30.

L'azienda stilerà una graduatoria, che verrà pubblicata entro il 10 febbraio, sulla base del seguente punteggio: 5 punti per i bambini i cui genitori lavorano entrambi; 3 punti per i bambini con un genitore studente; 3 punti per i piccoli con un genitore disabile; 2 punti per i bambini nel cui nucleo familiare ci sia un disabile diverso dal genitore; 2 punti per bambini gemelli o fratelli da inserire nei nidi. A parità di punteggio la precedenza verrà  definita sulla base del reddito del nucleo familiare.

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Consulta riscrive l’Italicum e cancella il ballottaggio

Via il turno di ballottaggio, resta il premio di maggioranza. Restano le pluricandidature dei capilista, ma la scelta finale del collegio in cui si viene eletti è affidata ad un sorteggio. La Corte costituzionale ha riscritto così l'Italicum, bocciando in parte la legge voluta dal governo Renzi. La sentenza prevede che la legge elettorale corretta dai giudici sia "suscettibile di immediata applicazione". Sotto la lente della Consulta, i ricorsi presentati da cinque diversi Tribunali ordinari. E' stata rigettata - è scritto nel comunicato finale diffuso dalla Corte al termine di una lunghissima camera di consiglio - la questione di costituzionalità relativa al premio di maggioranza al primo turno, che era stata sollevata dal Tribunale di Genova. Mentre sono state accolte le questioni - sollevate dai giudici di Torino, Perugia, Trieste e Genova - relative al turno di ballottaggio: è incostituzionale, ha sentenziato la Corte. E incostituzionale è stata dichiarata anche la norma che consente al capolista eletto in più collegi di scegliere a sua discrezione il proprio collegio d'elezione: in casi come questi a decidere sarà un sorteggio.

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Rapporto Transparency, Italia 60/ma al mondo per corruzione

L'Italia e' al 60/mo posto al mondo nella classifica del Rapporto sulla Corruzione, pubblicato da Transparency International. Con un punteggio di 47 su 100, dove 0 corrisponde a "molto corrotto" e 100 "per nulla corrotto", l'Italia segna un miglioramento nel 2016 rispetto al 2015 (44 punti; 61/mo posto) dell'Indice di percezione della Corruzione (Cpi), ma - sottolinea il rapporto diffuso oggi - "e' ancora troppo poco, soprattutto in confronto ai nostri vicini europei". L'Italia e' 60/ma con Cuba ed e' terzultima nella classifica dei Paesi Ue. Danimarca e Nuova Zelanda (90 punti) sono le piu' virtuose; seguono Finlandia (89) e Svezia (88). Germania e Regno Unito (81) sono al 10/mo posto, la Francia al 23/mo (69). Fanalino di coda la Somalia (10), immediatamente preceduta da Sud Sudan (11), Corea del Nord (12) e Siria (13). Il rapporto misura la Corruzionepercepita nel settore pubblico e politico in 176 paesi nel mondo. Nel 2016 il 69% ha ottenuto un punteggio inferiore a 50.

Il Cpi mostra che in generale la percezione della Corruzione e' aumentata: "sono piu' i Paesi che hanno perso punti di quelli che ne hanno guadagnati". L'Italia ha migliorato, per il terzo anno consecutivo, la sua posizione. Anche se e' "ancora troppo poco", "il trend positivo e' indice di uno sguardo piu' ottimista sul nostro Paese da parte di istituzioni e investitori esteri". Dal 2012, quando fu varata la legge anticorruzione, a oggi l'Italia ha riconquistato 12 posizioni nel ranking mondiale, portandosi dal 72/mo al 60/mo posto. "Anche in Europa si sta lentamente risalendo la china, dall'ultima posizione alla terzultima, con solo un punto di differenza dai Paesi piu' avanti", cioe' Romania e Ungheria. Dopo l'Italia, nell'Ue, ci sono solo Grecia (69/mo) e Bulgaria (75/mo). Il punteggio dell'Italia, in questi ultimi anni, "ha subito un costante, seppur lento, miglioramento passando dal punto piu' basso, toccato nel 2011 con 39 su 100 all'attuale 47 su 100. Rispetto all'anno scorso l'Italia ha guadagnato 3 punti, che per un indicatore con scostamenti minimi tra un anno e l'altro, indica un miglioramento significativo", conclude il Rapporto

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