Redazione Notizie D'Abruzzo

Assalto con esplosivo al bancomat di Morro d’Oro, bottino di 40mila euro

La banda del Bancomat ha colpito a Pagliare di Morro d'Oro, sempre ai danni di una filiale Tercas e ancora con l'esplosivo: distrutto il bussolotto e gli arredi dell'istituto di credito. I ladri, pero', hanno distrutto anche buona parte del bottino. Frammenti di banconote sono stati infatti trovati sul pavimento della banca e nel cortile esterno. Il bancomat era stato caricato ieri alla chiusura con 60mila euro, si presume che il bottino non sia inferiore ai 40mila. L'esplosione, provocata con l'innesco dell'acetilene, e' stata udita nel circondario in piena notte. L'arrivo di vigilantes e carabinieri non ha impedito la fuga della banda su un'Alfa 156, trovata poi abbandonata vicino casello dell'A14 di Roseto degli Abruzzi. Gli investigatori stanno visionando le immagini dell'impianto di videosorveglianza e di alcuni locali commerciali della zona.

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Pescara calcio, Sebastiani respinge l’offerta di Iannascoli

"Non parlero' da oggi piu' di cessione del Pescara. Il discorso per quanto mi riguarda e' chiuso. Per me l'operazione vendita delle quote a Iannascoli si chiude qui. Non sono interessato e non lo sono piu'. Poiche' continuero' a cercare soci importanti per fare grande il Pescara, per la parola che ho dato, lo chiamero' per mostrargli un'offerta che e se arrivera', anche se da statuto neanche sono tenuto a farlo". Queste le parole chiarissime pronunciate nella conferenza stampa indetta nella tarda mattinata di oggi dal presidente del Pescara Daniele Sebastiani che a due ore dalla gara con l'Udinese, ha annunciato la chiusura di ogni trattativa con l'ex amministratore delegato e attuale socio di minoranza del club biancazzurro Danilo Iannascoli.

"Ho convocato questa conferenza stampa per fare chiarezza e spiegare un aspetto che mi sta dando fastidio, rispetto all'offerta del socio Iannascoli. Io vorrei cristallizzare la questione e dire che l'offerta di Iannascoli, che riguarda il 70%, e' di fatto di tre milioni di euro. I bonus (con cui si arriverebbe ad un totale di 9 milioni) evidenziati da Iannascoli non attengono a quello che e' stato fatto ma ad uno sviluppo futuro ed a condizioni potestative. Le condizioni dei bonus sono riferite al lavoro che lui dovrebbe fare e noi subire. Parliamo di una cosa irrealizzabile su cui nemmeno ragionare". Il presidente Sebastiani ha poi aggiunto: "La cosa che mi ha dato fastidio e' anche quella relativa a voci sulla situazione debitoria della societa'. Il Pescara non ha dieci milioni di debiti. Bisogna evitare di fare girare voci non vere e che questa maggioranza sta rifiutando 19 milioni di euro, ovvero i 9 milioni che Iannascoli dice di avere offerto, ma in caso di permanenza in serie A e i 10 milioni di presunti debiti che lui si accollerebbe, ma che non ci sono. Il valore di una societa' di calcio - ha spiegato il massimo dirigente biancazzurro - e' aleatorio perche' oggi puo' essere di dieci e domani di cento". "Siamo arrivati a questo punto dopo la partita con la Lazio, quando al novantunesimo dissi che se c'era qualcuno ero disposto a vendere e non a svendere. Io non voglio che venga svilito il lavoro fatto. Non si puo' gettare fango sul Pescara. Se c'e' una societa' in regola con gli stipendi, con le banche e con i procuratori, questa e' il Pescara. Noi abbiamo solo un debito tributario, come molte societa', che stiamo pagando trimestralmente, e che contiamo di estinguere al piu' presto".

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Pescara battuto in casa dall’Udinese 3-1

Terza sconfitta consecutiva per il Pescara con Zeman in panchina e retrocessione in serie B sempre piu' vicina. All'"Adriatico" a vincere e' l'Udinese che con un secco 3-0 firmato Zapata, Jankto e Thereau si mette sempre piu' al sicuro. Purtroppo per il Pescara il successo sul Genoa, maturato dopo l'avvento del boemo, si e' rivelato solo un'illusione ai fini di poter riaccendere le speranze di salvezza. Una partita praticamente senza storia con l'Udinese che sblocca il match dopo 20', controlla la situazione senza mai troppo rischiare e chiude i conti ad inizio ripresa. I friulani riescono cosi' a dare continuita' al pareggio contro la Juventus. Zeman propone il 4-3-3 con Bovo al centro della difesa preferito a Fornasier per sostituire lo squalificato Coda; tris d'attacco con Benali, Cerri e Mitrita; assenti per infortunio Bahebeck, Campagnaro, Vitturini, Pepe e Gilardino. Delneri risponde con lo stesso modulo: Angella sostituisce Felipe che non ha recuperato da un problema al polpaccio sinistro; Thereau e' pienamente recuperato e riprende il suo posto nel tridente offensivo con De Paul e Zapata. Dopo pochi secondi dall'inizio la prima occasione del match per l'Udinese: Zapata difende il pallone a centro area e serve Hallfredsson il cui sinistro termnina alto. Nuovi problemi fisici per Stendardo, costretto a lasciare il campo dopo appena 7' a Fornasier. Al 12' pericoloso è il Pescara con un cross di Zampano dalla destra, con Angella che respinge propio sui piedi di Benali, la cui conclusione viene respinta dai difensori bianconeri.

Al 20' Udinese in vantaggio: dopo un angolo corto, cross di Jankto dalla destra e perfetto stacco di testa di Zapata che indisturbato insacca; secondo gol consecutivo per il colombiano. Il Pescara prova a reagire cercando di alzare il ritmo e sfruttare la lentezza di manovra dei bianconeri. Al 33' il Pescara va in gol su colpo di testa di Cerri che pero' si trovava in posizione di fuorigioco; giusta la decisione di Celi; pochi secondi prima Karnezis era stato bravo a respingere il diagonale ravvicinato di Mitrita. Al 38' torna a farsi minaccioso l'Udinese ma Bizzarri si salva in angolo su un denstro da posizione defilata di Badu. Il primo tempo si chiude con i friulani in vantaggio. Ad inizio ripresa Zeman inserisce Muntari al posto di Verre. Ma al 5' l'Udinese raddoppia: Halfredsson batte una punizione pescando in area Jankto che con il sinistro infila Bizzarri; terzo gol per lui. Al 10' il terzo gol bianconero: Jankto questa volta serve l'assist al rientrante The're'au che con un tocco spiazza Bizzarri. Al 19' ultimo cambio per Zeman con kastanos al posto di Mitrita. Delneri al 25' inserisce Kums per Halfredsson. Al 28' ci prova Kastanos dopo uno scambio con Cerri, buona l'iniziativa ma non la mira. Dentro anche Gabriel Silva per Thereau. Al 33' si fa male Karnezis colpito al mignolo da Cerri neltentativo di calciare a rete: porta al giovane Scuffet, all'esordio stagionale. L'Udinese cala la tensione e il Pescara approfitta di una distrazione di Kums, in particolare Muntari che supera Scuffet con un destro deviato. Al 40' Bizzarri salva su Jankto lanciato a rete. Il Pescara chiude in avanti ma il risultato non cambia.

"Abbiamo fatto bene nel primo tempo, nel quale non abbiamo sfruttato qualche occasione. Peccato per aver preso gol su palle da fermo, si potevano evitare, siamo stati poco attenti". E' l'analisi di Zdenek Zeman, allenatore del Pescara fanalino di coda in A, dopo la sconfitta casalinga contro l'Udinese. "Nel secondo tempo meglio loro all'inizio e meglio noi alla fine", ha spiegato il tecnico boemo ai microfoni di RadioRai. "Se i tifosi potranno avere qualche soddisfazione da qui a fine stagione? Spero di sì - ha aggiunto - la squadra ci prova ma non riesce a chiudere per disattenzioni, e le disattenzioni si pagano sempre".

PESCARA (4-3-3): Bizzarri 5.5; Zampano 5, Stendardo sv (7' pt Fornasier 5.5), Bovo 5.5, Biraghi 5.5; Memusahj 5.5, Bruno 5, Verre 5.5 (1' st Muntari 6); Benali 6, Cerri 5.5, Mitrita 5.5 (19' st Kastanos 6). In panchina: Fiorillo, Crescenzi, Brugman, Muric, Cubas, Milicevic. Allenatore: Zeman 5. UDINESE (4-3-3): Karnezis 6 (33' st Scuffet sv); Widmer 6, Angella 6, Danilo 6, Samir 6; Badu 6, Hallfredsson 6.5 (25' st Kums), Jankto 7; De Paul 6, Zapata 6.5, Thereau 6.5 (28' st Gabriel Silva sv). In panchina: Perisan, Perica, Matos, Ali Adnan, Heurtaux, Ewandro, Balic. Allenatore: Delneri 6. ARBITRO: Celi di Campobasso 6. RETI: 20' pt Zapata, 5' st Jankto, 10' st Thereau, 38' st Muntari. NOTE: Giornata serena, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Hallfredsson, Bruno, Danilo, Bovo, Gabriel Silva, De Paul. Angoli: 4-3. Recupero: 2'. 5'.

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Lingotto, Rapino: Cambiare dal basso per crescere

"Il cambiamento della nostra comunità politica è una diretta conseguenza del cambiamento della nostra società. In un contesto in continua evoluzione, a mio parere,  il partito pesante risulta antistorico e quello di cui abbiamo bisogno è  quello che io chiamo 'circoli capovolti', e di un nuovo vincolo tra eletti e partito. Non è concepibile oggi un segretario che parla a se stesso". È la proposta scandita e applaudita lanciata da Marco Rapino, segretario regionale del Pd Abruzzo, a Torino al meeting politico del Lingotto.

"Dobbiamo incentivare i segretari di circolo che riescono a creare communty vere e rendere stabile il rapporto con i nostri iscritti", ha sollecitato Rapino nel suo intervento, "i nostri segretari sono consapevoli del fatto che il valore di una comunità si misura quando ci sono decisioni difficili da prendere. Per avere una comunità politica del tutto riformista non possiamo cedere al partito dei mille localismi". Alla sessione di lavoro da registrare, inoltre, l'intervento di Stefania Pezzopane, sul tema: "Città e territori tra sostenibilità e innovazione sociale" e quello del segretario Marco Rapino che al Tavolo tematico di proposte ha sviluppato il suo progetto innovativo tra politica, cittadini e militanza, "Fare il partito, organizzazione, formazione e comunità".

Intanto già da domani, lunedì 13 marzo, è prevista la prima riunione organizzativa del Coordinamento Regionale: “Abruzzo, in cammino”, creato in occasione delle prossime primarie per la segreteria del Partito Democratico e a sostegno della candidatura di Matteo Renzi. L’appuntamento sarà a Pescara e saranno chiamati a raccolta i tanti sindaci del Pd, amministratori, parlamentari, segretari di circolo, esponenti della società civile, il Presidente e componenti della Giunta Regionale abruzzese, i Consiglieri Regionali e Presidenti di Provincia. “Durante l'incontro", spiega Marco Rapino, "verranno comunicate tutte le informazioni necessarie per l’organizzazione dei comitati e per la partecipazione attiva. Ognuno potrà prendere parte e sostenere attivamente Matteo Renzi nelle sue iniziative e in questo nuovo viaggio politico”.

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Incendio in piattaforma ecologica a Chieti, allarme del Wwf

Esprime preoccupazione, parlando in una nota di "situazione intollerabile", il Wwf di Chieti Pescara dopo l'incendio di oggi pomeriggio a Chieti Scalo nell'impianto di trattamento dei rifiuti ex Seab. "Nelle strutture di trattamento rifiuti che operano a Chieti Scalo - ricorda il Wwf - ci sono stati sei significativi roghi tra il 2008 e il 2012, quattro dei quali hanno riguardato il medesimo stabilimento nel quale sono divampate le fiamme oggi pomeriggio. All'elenco va aggiunto l'incendio, nell'estate 2015, che ha interessato un deposito di Colle Sant'Antonio, nelle colline tra Chieti e Bucchianico. Una situazione del tutto intollerabile". "La Regione Abruzzo ? dice la presidente del Wwf Chieti Pescara, Nicoletta Di Francesco - prenda atto che ci troviamo di fronte a una vera emergenza. Ripeto alla lettera quello che ebbi a dichiarare nel 2012: non possiamo che sentirci preoccupati. Ogni volta ci si domanda cosa e' bruciato e perche', ma soprattutto ci si chiede quanto possa essere pericoloso il fumo prodotto. Pensiamo ai bambini, ai cittadini che si trovano da soli ad affrontare l'aria irrespirabile senza conoscerne i livelli di insalubrita'. Per questi motivi chiediamo ancora una volta alla Regione, al sindaco, al presidente della Provincia, al Prefetto, agli inquirenti, a ciascuno per le proprie competenze, di accertare al piu' presto le cause dell'incendio, di attivare un piano di sicurezza, di tenere informata la popolazione, di non trascurare i controlli e, se necessario, revocare i permessi quando non sussistano piu' i requisiti necessari, ma soprattutto, come piu' volte sottolineato, di non rilasciare autorizzazioni per ampliamenti o per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento rifiuti nella vallata del Pescara, perche' sono a rischio la salute dei cittadini e la sicurezza ambientale".

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Bagno di folla per Kareem Abdul-Jabbar all’Oscar Pomilio Blumm Forum

Bagno di folla a Pescara per Kareem Abdul-Jabbar, l'ex stella del basket Nba che ha partecipato all'Oscar Pomilio Blumm Forum. Prima di ricevere il plauso di oltre 1.000 persone all'Aurum, la leggenda della pallacanestro (e non solo) ha incontrato la stampa, parlando anche del suo tiro più famoso, il gancio cielo (sky hook).

"Il gancio cielo ha rappresentato per me la soluzione a un problema, fu il risultato della mia volonta' di crescere dopo aver appreso gli aspetti fondamentali del gioco. Mi resi conto che serviva un tiro potente e difficile da difendere - ha spiegato Jabbar - cosi' l'ho usato per tutta la mia carriera e ho realizzato un record nei tiri realizzati".

Sulle differenze tra lo sport di oggi e dei suoi tempi, Jabbar ha detto: "Di sicuro c'e' stata un'evoluzione nella pallacanestro, il cambiamento sostanziale lo abbiamo visto nell'utilizzo del tiro da tre punti con un incremento dal 1985 in poi". In relazione al suo ruolo di Ambasciatore culturale globale degli Stati Uniti, ha poi rimarcato: "Sicuramente possiamo dire che lo sport rappresenta una certa parte della cultura, in particolare direi che rappresenta l'aspetto e lo stile competitivo di ciascuna nazione, laddove ovviamente ci sia un Paese che esprima degli atleti che gareggiano al top". Quanto al presente, "la sfida che affronto ora e' fare qualcosa per me essenziale e sostanziale, qualcosa che abbia un senso, cosi' quando mi sono iscritto all'universita' ho deciso di laurearmi in inglese e storia". 

 

"Il presidente Trump ha piu' volte affermato il suo slogan 'Make America Great again', ma l'America non ha mai cessato di essere grande. Io continuo a guardare avanti perche' voglio che l'America sia grande", ha aggiunto l'ex stella dei Los Angeles Lakers Kareem Abdul-Jabbar che ha negato un suo possibile ingresso nella vita politica. "E' un compito troppo gravoso - ha risposto - preferisco continuare a fare quello che faccio". Temi, la religione come la politica, che "mi appassionano, ma sono molto volatili, soprattutto nel mio Paese, e percio' vanno trattati con cautela". Rispondendo a un'altra domanda sulla politica, lo storico numero 33 gialloviola ha affermato che negli anni di Barack Obama sul tema dell'uguaglianza c'e' stato un "netto miglioramento, sono stati compiuti tanti passi avanti. Poi, si sa, gli americani sono come tutti gli altri: alcuni sono buoni, altri meno buoni e altri indifferenti. Obama, comunque, e' stato un grande leader". A proposito della situazione dell'Italia, infine, "non ci vengo spesso, tanti anni fa fui a Rimini - ha detto - percio' non mi permetto di commentare una situazione che non conosco".

Oltre a lui, tra gli speaker Pietro Montani, filosofo, professore ordinario di Estetica all'Università “La Sapienza” di Roma, già directeur d'Études Associé presso all'EHESS di Parigi. Terzo ospite del panel l'artista portoghese Delio Jassè, finalista del docu-reality trasmesso da Sky Arte “Pomilio Blumm Prize”, dedicato all’omonimo premio d’arte internazionale. 

A moderare l'incontro è stato il giornalista Luca Sofri, direttore del quotidiano on line Il Post, mentre aprirà il Forum Franco Pomilio ICS Chairman, Presidente di Pomilio Blumm e autore di libri sulla comunicazione istituzionale quali "La Repubblica della Comunicazione”, “Comunicazione 3.0”, nato da una conversazione col grande sociologo Zygmunt Bauman, e “Comunicare la trasparenza”. A chiudere l'incontro è stato Massimo Pomilio, MD della Pomilio Blumm, project manager e advisor per clienti della Pubblica Amministrazione.

Come ogni anno si svolgerà nell'ambito dell'Oscar Pomilio Forum la premiazione ed esposizione delle opere vincitrici di Blumm Prize Next Artists, premio d'arte rivolto agli studenti dei licei artistici di tutta Europa e del bacino del Mediterraneo, chiamati ad interpretare il concetto di rinoceronte, simbolo di straordinaria evoluzione della specie ed emblema moderno e riconoscibile di Pomilio Blumm.

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Tentata estorsione, un arresto nel Pescarese

Sostenendo che un ragazzino, insieme a degli amici, gli aveva rubato della droga, ha preteso mille euro dal padre del giovane, ma l'uomo ha denunciato l'accaduto ai Carabinieri che, dopo le indagini del caso, lo hanno arrestato. Ai domiciliari, ad Elice, e' finito un 50enne del posto, A.D.S., con l'accusa di tentata estorsione. L'episodio risale allo scorso febbraio. La droga, a detta dell'uomo, era nascosta in un locale e dei ragazzini l'avrebbero rubata. Quindi la richiesta dei soldi al padre di uno dei giovani in questione, il quale, pero', ignaro di tutto, si e' rivolto ai Carabinieri. I militari della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Vincenzo Falce, hanno ricostruito l'accaduto e ieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del 50enne. 

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Il prefetto di Pescara parla di cultura della sicurezza col Coisp

 La "cultura dell'illiceita' da sconfiggere" e la necessita' educativa familiare sono gli elementi da tenere a mente secondo il prefetto di Pescara, Francesco Provolo, per garantire sicurezza ai cittadini, nel corso dell'intervento tenuto durante l'incontro dibattito su 'Sicurezza reale?', organizzato dal sindacato di Polizia Coisp. Il segretario provinciale Coisp Giovanni Catitti ha sottolineato "la cronica carenza di uomini e mezzi", mentre il segretario regionale Alessandro Rosito ha lamentato nella platea, pur numerosa, composta da poliziotti e studenti dell'universita' D'Annunzio, "la scarsa presenza di cittadini ed associazioni", cioe' de componenti della societa' civile. Il docente Gianmarco Cifaldi (Universita' D'Annunzio) ha, tra le altre cose, ricordato sociologicamente il concetto di sicurezza e sottolineato esempi londinesi , dove la sola presenza delle telecamere ha costituito un deterrente ad atti criminosi e le azioni che, come criminologo, ha compiuto in sinergia con alcune questure, poi rivelatesi poi efficaci. Particolarmente apprezzata la relazione del procuratore aggiunto della Procura di Pescara, Cristina Tedeschini, che si e' soffermata su diversi aspetti della questione, in particolare, sull'immigrazione e sulla "risposta emotiva legislativa con un tasso di conoscenza reale basso" portando a esempio l'omicidio stradale. Dopo l'intervento del segretario generale aggiunto Domenico Pianese, ha concluso i lavori il segretario generale Coisp Franco Maccari, che ha confermato la linea comune dei relatori, critica verso il recente decreto legge in materia, soffermandosi su punti ed aspetto della questione, anche attraverso esempi particolari. Al termine del convegno, il congresso provinciale Coisp Pescara, che ha visto riconfermato a segretario generale Giovanni Catitti ed ad aggiunto Pierfrancesco Aio. 

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Anno giudiziario del Tar di Pescara, produttività pari all’87,5% dei ricorsi depositati

Inaugurato l'anno giudiziario del Tar a Pescara nella Sala dei Marmi del Palazzo della Provincia. "Nel 2016 il contenzioso instaurato presso questo Tar e' aumentato rispetto al 2015 - ha detto Amedeo Urbano, presidente della sezione di Pescara del Tar abruzzese, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito alle autorita' istituzionali, civili e militari presenti -. Sono stati depositati 423 ricorsi e in particolare e' aumentato il numero di ricorsi in materia di appalti pubblici. La produttivita' del Tar di Pescara per il 2016 - ha rimarcato Urbano - e' pari all'87,5% dei ricorsi depositati". Il presidente della sezione pescarese del Tar ha poi osservato "che l'entrata in vigore del processo telematico ha agevolato notevolmente la rapidita' della definizione dei processi". Urbano ha poi invocato "un quadro normativo piu' chiaro, semplice e coordinato", rilevando come "l'esercizio della funzione giurisdizionale da parte dei giudici amministrativi e' divenuta particolarmente gravosa per l'accavallarsi di norme talvolta introdotte con decreti legge, ma poi modificate in sede di conversione o inserite in leggi aventi ad oggetto principale diversa materia, e spesso senza l'emanazione di disposizioni di natura transitoria o l'espressa enunciazione delle norme abrogate". Infine il presidente del Tar di Pescara ha citato le parole del presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, che ha fornito uno stimolo ai magistrati "a rendere una giustizia efficiente e tempestiva, chiara nelle sue decisioni e che possa ridurre l'incertezza e ricostruire la fiducia nella capacita' dell'ordinamento di dare risposte effettive ai cittadini in modo da promuovere la coesione sociale, in un momento di particolare confusione delle fonti di diritto e in cui spesso la pubblica amministrazione ha paura di decidere e attende che sia il giudice amministrativo ad amministrare per sentenza".

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Pettinari (M5S) si scaglia contro l’occupazione abusiva di alloggi popolari

Una lettera al sindaco di Pescara, al Prefetto, alla Procura e all'amministratore dell'Ater per chiedere che "la legge sia rispettata e che le persone che commettono atti contro la legge vengano allontanate da edifici che sarebbero destinati a cittadini onesti, aventi diritto ad un alloggio popolare". L'ha inviata il consigliere regionale Domenico Pettinari (M5s), che interviene sul caso degli alloggi Ater occupati illecitamente da persone che "sono lasciate, senza alcun diritto, nelle abitazioni di edilizia pubblica". La legge a cui fa riferimento Pettinari e' la Legge regionale 25 ottobre 1996, n. 96, 'Norme per l'assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione'. "Il sindaco - dice il consigliere - ha il dovere di emanare il provvedimento di decadenza dall'assegnazione dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica, nei casi in cui l'assegnatario svolga attivita' illecite, rilevate in flagranza di reato. Nello stesso articolo di legge si prevede, inoltre, che in presenza di tali casi, la condizione venga estesa all'intero nucleo familiare dell'assegnatario". "La legge e' chiara - osserva Pettinari - ma purtroppo sono sempre di piu' i cittadini che ne segnalano la mancata applicazione, nei confronti di soggetti che piu' volte sono stati tratti agli arresti per avere adibito il proprio alloggio ad attivita' illecite, come lo spaccio di sostanze stupefacenti". Sarebbero circa 300, secondo il consigliere, gli occupanti senza titolo e ben 105 sarebbero con occupanti abusivi per violazione del codice penale.

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