A San Valentino in Abruzzo Citeriore al via le feste patronali

Sarà la prima edizione Notte Bianca ad aprire le Feste Patronali 2018 in onore dei Santi protettori Sant’Emidio, San Nicola da Tolentino, Santi Valentino e Damiano.
Al programma religioso è abbinato un calendario di eventi con musica e intrattenimento.

Si parte sabato 8 settembre con la prima edizione della Notte Bianca in cui in centro storico sarà animato da musica, laboratori e mercatini, con l’evento centrale caratterizzato dal concerto dei Blindur. Domenica 9 settembre lo spettacolo Unavantaluna, mentre lunedì 10 settembre il concerto bandistico ” Città di Palazzo San Gervasio“. Si conclude martedì 11 settembre con il concerto dei The soul Buddies.

La gente di San Valentino resta ancora molto legata alle feste patronali cosi come sono vive le tradizioni e le altre feste popolari che ogni anno vengono riproposte a cominciare dal 10 novembre con l’antico rituale della Processione dei Cornuti. Secondo la tradizione, ogni anno alle ore 19,00, gli uomini del paese sfilano in una processione lungo le vie tra gli schiamazzi, scherni,e allusioni all’infedeltà coniugale. Si festeggiano così i cornuti del paese: iniziando dall’ultimo uomo sposato dell’anno precedente che consegna all’uomo che ha preso moglie più di recente un drappo di stoffa raffigurante corna di bue. 


Le testimonianze della festa sono presenti già nella seconda metà dell’ Ottocento, seppur avendo radici più antiche. Secondo una diffusa tradizione orale la manifestazione rievocherebbe l’inganno dell’ impudica sorella di San Martino che, eludendo la sorveglianza del fratello, riuscì a dar sfogo alle sue voglie. A San Valentino circa 150 anni fa alcuni giovani passeggiando di notte per vie del paese decisero di lasciare una candela accesa davanti alle abitazioni dei cornuti. La burla prese piede. Così se qualcuno uscendo di casa trovava il lumino acceso scopriva di essere stato tradito dalla moglie: per punizione doveva allora circolare con il cappello o la giacca indossati al contrario, riconoscendo così pubblicamente il proprio status. Ai nostri giorni il rito dell’ accensione dei lumini è stato sostituito. Oggi la manifestazione è caratterizzata da una processione nel corso della quale una reliquia – la riproduzione dell’ attributo sessuale maschile – portata in corteo velata viene affidata dall’ultimo degli sposati dell’ anno precedente all’ultimo degli sposati dell’ anno in corso. Prima di essere consegnata la reliquia viene scoperta e mostrata alla gente. Il nuovo detentore porta poi il simulacro falliforme in giro per il paese accompagnato da una folla di gente. In passato la manifestazione, che oggi ha assunto connotati folkloristici, ha generato momenti di vera tensione quando i partecipanti si fermavano dinanzi alle case dei presunti cornuti indirizzando motti salaci e motivi pungenti nei loro confronti. Dopo la processione ci si ritrova  in piazza a festeggiare e a tutti i partecipanti che lo richiedono viene consegnata una particolare Bolla che attesta l’effettiva partecipazione al corteo. Per l’iniziativa i ristoranti del paese propongono i piatti tradizionali della festa: spezzatino di vitello al sugo e cotiche con fagioli.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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