Di Stefano: tanti volti nuovi e tanta esperienza, così daremo all’Abruzzo un futuro. D’Alfonso? Un disastro

“Finalmente si è dimesso. La festa la facciamo noi” è lo slogan che campeggia alle spalle di coloro che sono intervenuti alla riunione di Civiche per l’Abruzzo. Chiaro il riferimento al governatore uscente Luciano D’Alfonso. Una riunione breve, ma intensa, stracolma di invitati appartenenti all’intero panorama politico abruzzese: Angelica Bianco, Gianfranco Giuliante, Tonino Prospero, Giancarlo Barrella, Saverio Di Giacomo solo per citarne alcuni.
Apre le danze l’onorevole Daniele Toto. “Proprio qui, il 24 marzo abbiamo iniziato un percorso di aggregazione” le sue prime parole, “il civismo non mi appassiona particolarmente, al contrario della politica. Ma la politica, oggi è deludente” prosegue poi l’onorevole “deludente perché i ‘contenitori’, i partiti, oggi non sono altro che una stanza chiusa dove le persone che hanno una rendita di posizione, impediscono ad altre persone di entrare perché vogliono candidare se stesse a posizioni di potere”. La posizione di Daniele Toto, ex parlamentare, è in realtà una proposta quella di ripartire dalla maggiore presenza sul territorio, tornare ad ascoltare i cittadini ed i loro bisogni poiché, a suo parere, col tempo si è perduto proprio il rapporto tra rappresentante e rappresentato. Dualismo che invece dovrebbe essere il core principale della politica stessa, senza dimenticarne la trasparenza del suddetto rapporto. “Oggi ci si sente soli, ci si sente individualisti. Per cui non si hanno doveri, ma semplicemente diritti. A me, non sembra giusto” conclude Daniele Toto, lasciando la parola all’onorevole Fabrizio Di Stefano.
“Oggi più che mai, chi vuole fare politica, deve saper ascoltare. Ascoltare il territorio e ascoltare la gente” esordisce  Di Stefano, per poi scagliarsi contro l’operato dell’avversario D’Alfonso durante la sua legislatura. “La  nostra terra circola sulle cronache locali ormai solo per le negatività: dai terremoti, alle bufere, per finire con l’inquinamento” afferma  l’onorevole, ricordando però le notevoli potenzialità della regione e di come andrebbero sfruttate in futuro per risollevarne le sorti, partendo innanzitutto dalla riqualificazione delle infrastrutture e dei servizi presenti sul territorio.
“Abbiamo anni impegnativi davanti, perché le condizioni sono difficili e l’eredità che ci verrà lasciata dal centrosinistra sarà disastrosa. Ma abbiamo anche forze, idee e passione per cambiare l’Abruzzo e per segnare una nuova pagina di cui andare orgogliosi”, l’augurio di Fabrizio Di Stefano, indirizzato alle prossime regionali.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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