Ass Consumatori Contribuenti Abruzzo: attivati gli sportelli territoriali sul sovraidnebitamento

“Il sovraindebitamento rappresenta una questione sociale divenuta centrale, sino ad assumere  proporzioni esponenziali inimmaginabili sino a tempo addietro.  Quando l’indebitamento  si trasforma in sovraindebitamento, si  evidenzia  uno squilibrio strutturale tra le obbligazioni assunte da un individuo, da un imprenditore, e le pretese del/i creditore/i; cioè, quando per il debitore diventa impossibile l’adempimento: non solo nel breve periodo, ma anche nel medio-lungo periodo. Nonostante il periodo lockdown, abbiamo aperto sperimentalmente uno sportello in Montesilvano, on line e fisico, riscontrando molta attenzione e necessità di avere informazioni in merito. Di qui l’attivazione di una task force legale, con sportelli locali e on line in regione. “

Così Donato Fioriti, presidente associazione consumatori “Contribuenti Abruzzo”.

“E’ un team  tutto al femminile – spiega Fioriti- in grado di gestire buona parte del territorio regionale. Sono le avvocatesse Brezza Di Rocco (foro di Teramo), Concetta Spadaccini (foro di Pescara) e Sabina Zulli (foro di Lanciano). Le ubicazioni delle sedi territoriali sono rinvenibili nel nostro sito www.contribuentiabruzzo.eu, e comunque, gli sportelli dedicati sono su Montesilvano, Pescara, Giulianova, Silvi, Chieti, Francavilla al Mare. Per appuntamento, attraverso la mail cipas.eu@gmail.com.“Purtroppo- aggiunge Fioriti – Il nostro sistema sociale  tende a promuovere il consumo di beni e servizi, favorendoli, e facendo identificare il benessere con il consumo di merci, creando  una spinta forte al sovraconsumo. Ciò favorisce uscite superiori alle entrate, per cui, uno squilibrio di bilancio che tende a diventare un sistematico eccesso della spesa sul reddito.  Spese da status symbol, dunque,  pubblicità più o meno ingannevoli che fanno apparire, come necessari beni non primari ed in fin dei conti superflui. Per non parlare  dell’illusione della jackpot economy, generata da una sempre più diffusa idea che i problemi si possano risolvere con una forte vincita, complice qui anche lo stato con super enalotti, lotti, lotterie, etc. Da qui, anche la nascita della ludopatia, con tante dipendenze importanti dal gioco”.
“E’ fondamentale – conclude il presidente – un dialogo costruttivo tra i diversi attori del pubblico, del privato, del mondo delle organizzazioni non profit, promuovendo, sin dalla scuola, l’elaborazione di un diverso modello culturale meno centrato sul consumo, e più indirizzato verso scelte di vita e, quindi, di spesa consapevole ed  equilibrata, per cui  sostenibile. IDENTIKIT DEL SOVRAINDEBITAMENTOLa legge 3/2012, entrata in vigore nel 2015 e detta anche “legge salva suicidi”, rappresenta la soluzione per le persone che versano in gravi condizioni economiche, ovvero in uno stato di sovraindebitamento. Tale stato è definito come “la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ad adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle. La composizione della crisi da sovraindebitamento è una procedura che può essere richiesta solo dai soggetti a cui non si applica la legge fallimentare, che possono essere piccoli imprenditori, professionisti e privati. Si propone un accordo con i creditori: di norma utilizzato dalle imprese. Un “piccolo concordato” in cui si propone ai creditori un piano sostenibile che diventerà effettivo se approvato da almeno il 60% dell’ammontare del debito. Il ricorso per attivare la procedura per la composizione della crisi da sovraindebitamentova va presentato presso il Tribunale del luogo di residenza del debitore. Nel corso della procedura, il debitore può essere affiancato da appositi Organismi di composizione della crisi (detti Occ).DOCUMENTI PER LA RICHIESTA DEL SOVRAINDEBITAMENTODocumentazione che il consumatore, il professionista o piccolo imprenditore, devono allegare per una prima analisi gratuita da parte dell’associazione consumatori Contribuenti Abruzzo della loro situazione. In sostanza è necessario tutto quanto utile a comprovare:– situazione personale e familiare del richiedente (certificato di residenza, stato di famiglia, omologa/sentenza separazione, …);– fonti di reddito (buste paga, dichiarazione dei redditi, scritture contabili, documenti attestanti fonti di entrate di vario genere e titolo, contratto locazione immobile di proprietà, …);– fonti di spesa (utenze, ratei di finanziamento, di mutuo, e tutte le restanti spese mensilmente previste e prevedibili da riferirsi al nucleo familiare);– valutazione delle spese necessarie al sostentamento del nucleo familiare;– eventuali garanzie prestate da terzi;– estratto contributivo e documentazione relativa alla posizione fiscale del richiedente e del nucleo;– elenco di eventuali creditori con l’indicazione delle somme ad essi dovute;– elenco di tutti i beni di proprietà (mobili ed immobili) del ricorrente in assenza di atti dispositivi compiuti negli ultimi cinque anni;– dichiarazione dei redditi riferite agli ultimi tre anni;– posizioni correntizie con gli estratti conto degli ultimi tre anni;– se il debitore è imprenditore dovrà depositare anche le scritture contabili relative agli ultimi tre esercizi e una dichiarazione che ne attesti la conformità all’originale;– eventuali limitazioni all’accesso al mercato del credito al consumo (posizione CRIF o protesti).Dopo una prima valutazione, farà seguito, se ve ne fossero i presupposti, la richiesta di nomina di un Professionista, tramite il Tribunale ovvero direttamente presso un O.C.C. territoriale, che provvederà al deposito della richiesta di un Piano del Consumatore ovvero di un Piano per la Composizione della Crisi. Va da sè che prima di depositare qualsivoglia relazione il Professionista valuterà, tramite accesso a tutte le banche dati disponibili, la sussistenza di tutti i presupposti necessari per ottenere l’omologa da parte del Tribunale del provvedimento.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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