“A fronte del sequestro dell’area della discarica di Villa Carmine, rinnovo la richiesta di costituire un tavolo tecnico per le acque che affronti i temi del fiume, del mare, della rete fognaria e, in particolare, del Fosso Mazzocco che, secondo il sindaco di Montesilvano, doveva vedere una soluzione nel 2023.Chiedo, inoltre, che l’amministrazione comunale si costituisca parte civile nel processo penale a carico di coloro che saranno identificati come responsabili dei fatti d’inquinamento del fiume Saline. Non possiamo più ignorare i problemi che sono nostri, anche se le competenze sono di altri, abbiamo il dovere di agire, di proporre, di promuovere e di chiedere i danni a chi inquina”. Lo ha detto la consigliera comunale di Montesilvano Manuela Natale, riferendosi all’inchiesta sulla discarica di Villa Carmine a Montesilvano, ai margini del fiume Saline, posta sotto sequestro il 6 novembre. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero del Tribunale di Pescara Giovanni Andrade. Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia costiera di Pescara e Montesilvano. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di omessa bonifica e inquinamento ambientale.
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