Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha avviato, a gennaio 2017, una campagna di recruiting che riguardera' molti giovani, da inserire in diversi settori, su tutto il territorio nazionale. Al momento risultano aperte le selezioni per operatori specializzati 'Manutenzione Infrastruttura' e operatori 'Manutenzione Rotabili'. L'annuncio, per il primo profilo, si rivolge a giovani diplomati, da inserire nelle unita' di manutenzione operative di 5 Regioni: Abruzzo, Marche, Umbria, Piemonte e Liguria. Le risorse si occuperanno di attivita' inerenti l'installazione, la riparazione, la manutenzione e la verifica delle infrastrutture ferroviarie
Leggi Tutto »Alibaba si allea con 20 grandi marchi, big data contro i falsi
Il colosso dell'e-commerce cinese, Alibaba, si allea con venti grandi marchi per combattere le contraffazioni attraverso l'uso dei big data. Lo ha annunciato lo stesso gruppo diretto da Jack Ma che punta a rendere piu' forte e trasparente la lotta contro la contraffazione. "La contraffazione e' in crescita sui mercati globali", ha affermato Jessie Zheng, a capo della governance delle piattaforme on line gestite dal gigante cinese dell'e-commerce, ed e' "sempre piu' difficile smascherare merci fasulle usando i tradizionali metodi offline". Assieme ad Alibaba partecipano all'alleanza nella lotta contro i falsi anche marchi internazionalmente noti come Samsung, Louis Vuitton, Swarovski, Sony e Huawei. In base all'accordo, ci sara' uno scambio di expertise, di dati e di supporto tecnico nel campo della lotta alla contraffazione tra il gigante dell'e-commerce e i grandi marchi coinvolti nell'operazione. Tra settembre 2015 e agosto 2016, secondo i dati della stessa Alibaba, il gigante dell'e-commerce cinese ha chiuso per contraffazione 180mila negozi on line sulla piattaforma Taobao, una mossa che non ha pero' impedito al gruppo di Jack Ma di tornare il mese scorso, dopo quattro anni di assenza, nella lista nera dei falsi stilata dallo Us Office of Trade Representative. L'impegno cinese contro la contraffazione e' stato confermato anche dal governo cinese. Ieri, il vice primo ministro di Pechino, Wang Yang, ha sottolineato l'importanza per la Cina di fare passi avanti nella lotta per la difesa della proprieta' intellettuale e contro i falsi. La lotta alla contraffazione, ha dichiarato Wang "puo' sostenere la riforma strutturale dal lato dell'offerta e aiutare a creare un ambiente piu' competitivo per attrarre gli investitori". Nel 2016, secondo le stime del governo centrale cinese, sono stati perseguiti piu' 170mila casi riguardanti le violazioni della proprieta' intellettuale o la produzione di falsi e sono finiti in manette circa ventimila sospetti.
Leggi Tutto »Ricerca Oxfam, i 7 paperoni d’Italia hanno come il 30% dei cittadini
La disuguaglianza cresce in Italia. I primi sette miliardari italiani indicati nella classifica di Forbes possiede quanto il 30% dei concittadini piu' poveri.
L'1% piu' ricco degli italiani possiede il 25% della ricchezza nazionale: si tratta di un valore 30 volte superiore a quello attribuibile al 30% piu' povero della popolazione.
Questa la ''fotografia'' della diseguaglianza in Italia scattata dall' Ong Oxfam che, in occasione dell'avvio del World Economic Forum di Davos ha diffuso il rapporto ''Un'economia per il 99%'',- il rapporto che sin dal 2015 vede l'1% della popolazione mondiale possedere la ricchezza netta equivalente al rimanente 99. Lo studio - basato sulle stime del Credit Swisse - contiene anche un capitolo dedicato al Belpaese. I molti dati descrivono un aumento della diseguaglianza in Italia: l'1% piu' ricco degli italiani, che nel 2015 possedeva il 23% della ricchezza nazionale, arriva nel 2016 al 25% del totale. Oxfam ha elaborato i dati dividendo la popolazione italiana in diversi gruppi e attribuendo loro i valori della ricchezza nazionale netta, che lo scorso anno, si e' attestata a 9.973 miliardi di dollari.
Il 20% della popolazione piu' ricca detiene da sola poco piu' del 69% di questo valore nazionale, il successivo 20% controlla il 17,6% della ricchezza. Rovesciando la piramide si scopre che il rimanente 60% dei concittadini possiede appena il 13,3% del totale. Le diverse elaborazioni consentono comunque di verificare che il divario e' fortissimo: basta pensare che il 10% dei piu' ricchi ha oltre 7 volte di piu' della meta' della popolazione.
"Nel 2016 la ricchezza detenuta dall'1% piu' ricco degli italiani e' stata 415 volte quella detenuta dal 20% piu' povero della popolazione italiana - ha affermato la direttrice di Oxfam Italia, Elisa Bacciotti - Anche il divario nei livelli di reddito inoltre continua a crescere esponenzialmente, a spese di un ceto medio sempre piu' impoverito".
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Il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.229,4 miliardi
A novembre il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.229,4 miliardi, in aumento di 5,6 miliardi rispetto al mese precedente. Lo indica il Supplemento ''Finanza pubblica, fabbisogno e debito'' della Banca d'Italia. L'incremento è dovuto al fabbisogno mensile delle Amministrazioni pubbliche (7,1 miliardi), parzialmente compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro; l'effetto complessivo degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del cambio dell'euro ha marginalmente aumentato il debito (0,1 miliardi), spiega Bankitalia. Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 5,7 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,1 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato, conclude la nota.
Leggi Tutto »Ai partiti 11,7 mln dal 2 per mille. La metà al Pd
Sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento delle Finanze i dati relativi alla scelta dei contribuenti sul 2 per mille dell'IRPEF ai partiti politici, riferiti alle dichiarazioni dei redditi del 2016 (anno di imposta 2015). Il Partito democratico è stato quello più "scelto" dai contribuenti: 491.570 scelte valide, pari al 50,57% sul totale delle scelte per una somma erogata di 6.401.481. Segue la Lega Nord, con 129.401 scelte valide, pari al 13,31% delle scelte per un totale erogato di 1.411.007 euro
Sul podio Sinistra Ecologia e Libertà, con 72.235 scelte valide, pari al 7,43% del totale per un ammontare di 838.155 euro. Al quarto posto Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale (51.068 scelte valide, 5,25% del totale, 569.865 euro), al quinto Forza Italia (46.695 scelte valide, 4,80% del totale, 615.761 euro). Nel complesso, hanno dato il 2 per mille dell'IRPEF ai partiti politici 971.983 contribuenti su un totale di 40.770.277 (pari al 2,38%), per 11.763.227 euro erogati
Leggi Tutto »Pil area euro +0,4% nel quarto trimestre 2016
Nel quarto trimestre del 2016 si prevede un aumento del Pil dell'Area Euro (+0,4%). La fase di crescita è attesa proseguire allo stesso ritmo nel corso del primo semestre del 2017. La domanda interna costituirà il principale motore della crescita. E' quanto stimano l'Istituto di studi e previsione economica tedesco Ifo, dall'Istituto francese Insee e dall'Istituto nazionale di statistica italiano Istat nell'Eurozone economic outlook. Il miglioramento dei consumi delle famiglie beneficerebbe delle condizioni favorevoli del mercato del lavoro e dell'aumento del potere di acquisto, solo parzialmente limitato dalla ripresa dell'inflazione. Gli investimenti sono attesi continuare a crescere ad un ritmo sostenuto, supportati dalle condizioni favorevoli sul mercato del credito. Sotto l'ipotesi che prezzo del petrolio Brent rimanga stabile a 56 dollari per barile e che il tasso di cambio euro/dollaro oscilli intorno 1,05 dollari per euro l'inflazione è prevista in accelerazione nel periodo di previsione (+0,7% in T4 2016 e +1,5% nei primi due trimestri del 2017). Ma l'incertezza politica "rimane elevata sia negli Stati Uniti sia in Europa dove alla fase di indeterminazione degli effetti della Brexit e del referendum italiano, si aggiungono le attese per i risultati delle prossime elezioni in Francia, Germania e Paesi Bassi". L'alto livello di incertezza potrebbe avere un effetto negativo sulle decisioni di investimento delle imprese condizionando l'intensità della ripresa del processo di accumulazione del capitale.
Leggi Tutto »Istat, a novembre +19 mila occupati
Nel mese di novembre la stima degli occupati e' in lieve crescita rispetto a ottobre (+0,1%, pari a +19 mila unita'). L'aumento - spiega una nota dell'Istat - riguarda le donne e le persone ultracinquantenni. Aumentano, in questo mese, gli indipendenti e i dipendenti permanenti, calano i lavoratori a termine. Il tasso di occupazione e' pari al 57,3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre. I dati mensili confermano un quadro di sostanziale stabilita' dei livelli complessivi che si protrae da alcuni mesi: nel periodo settembre-novembre si registra un lieve calo degli occupati rispetto al trimestre precedente (-0,1%, pari a -21 mila). Il calo interessa gli uomini, le persone tra 15 e 49 anni e i lavoratori dipendenti, mentre si rilevano segnali di crescita per le donne e gli over 50. La stima dei disoccupati a novembre e' in aumento (+1,9%, pari a +57 mila), dopo il calo dello 0,6% registrato nel mese precedente. L'aumento e' attribuibile a entrambe le componenti di genere e si distribuisce tra le diverse classi di eta' ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione e' pari all'11,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali su base mensile.
La maggiore partecipazione al mercato del lavoro a novembre, in termini sia di occupati sia di persone in cerca di lavoro - spiega ancora la nota dell'Istat - si associa al calo della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -93 mila). Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di eta'. Il tasso di inattivita' scende al 34,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali. Nel periodo settembre-novembre al lieve calo degli occupati si accompagnala crescita dei disoccupati (+2,4%, pari a +72 mila) e il calo delle persone inattive (-0,6%, pari a -78 mila). Su base annua si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+0,9% su novembre 2015, pari a +201 mila). La crescita tendenziale e' attribuibile quasi esclusivamente ai lavoratori dipendenti (+193 mila, di cui +135 mila i permanenti) e si manifesta sia per le donne sia per gli uomini, concentrandosi esclusivamente tra gli over 50 (+453mila). Nello stesso periodo aumentano i disoccupati (+5,7%, pari a +165 mila) e calano gli inattivi (-3,4%, pari a -469 mila). Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioe' la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), e' pari al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Leggi Tutto »Due milioni e mezzo di italiani non si sono fermati durante le festività
Moltissime le persone al lavoro anche nei giorni di festa, compreso il giorno dell'Epifania. Infatti, una ricerca Openjobmetis (la prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa Italiana, segmento STAR), ha stimato che sono oltre 2,5 milioni gli italiani che stanno lavorando durante le festività natalizie, di questi circa 300.000 con contratti stagionali, di somministrazione (ex interinali, ndr) o circoscritti ai giorni festivi nel periodo che va da Natale all' Epifania. La ricerca Openjobmetis ha poi individuato le figure professionali più ricercate durante il periodo natalizio. Al primo posto i settori legati al mondo della grande distribuzione organizzata e del retail, con tutte le esigenze logistiche e d'inventario che ne conseguono per far fronte anche ai vicini saldi e all'assalto dei clienti agli scaffali, seguito dal mondo dell'industria dolciaria, grande distribuzione, alimentare, ristorazione e retail.
Nello specifico, la Gdo ha selezionato addetti alla vendita, magazzinieri, cassieri, scaffalisti. Il settore food della grande distribuzione ha richiesto addetti al banco del fresco: panettieri, pasticceri, salumieri, macellai e addetti alla gastronomia. Il non food ricerca invece addetti alle confezioni, promoter e addetti all'inventario, mansione importante soprattutto nei saldi. La ristorazione, settore sempre attivo in questo periodo dell'anno, ha selezionato numerosi baristi, cuochi, camerieri, addetti al ricevimento, chef de rang e commis di sala, mentre l'alimentare è alla ricerca di addetti al confezionamento, scaffalisti e inventaristi. In particolare, le imprese dolciarie richiedono pasticceri e panettieri preparati.). Poi ovviamente ci sono migliaia di medici, infermieri, addetti al pronto soccorso, autisti, addetti alle compagnie aeree, giornalisti, operatori ecologici
Leggi Tutto »Sono stati 181.436 i migranti sbarcati in Italia nel 2016
Sono stati 181.436 i migranti sbarcati in Italia nel 2016, il 17,9% in più rispetto al 2015 (153.842) e il 6,6% in più rispetto al 2014 (170.100), come riferisce il sito del Viminale. Il picco di arrivi si è registrato nel mese di ottobre con 27.384 migranti sbarcati. La Nigeria è in testa fra i Paesi d'origine; poi Eritrea, Guinea, Costa d'Avorio, Gambia, Senegal, Mali, Sudan, Bangladesh, Somalia. Per quanto riguarda la distribuzione regionale dei migranti presenti il Italia, il 13% è in Lombardia, l'8% in Lazio, Veneto, Piemonte, Campania e Sicilia, il 7% in Toscana, Emilia-Romagna e Puglia, il 4% in Calabria, il 3% in Liguria, Sardegna, Friuli e Marche, il 2% in Abruzzo, Molise, Umbria, Trentino-Alto Adige, l'1% in Basilicata e lo 0,2% in Val d'Aosta. Il porto più interessato agli sbarchi è stato quello di Augusta (Siracusa), seguito da Pozzallo (Ragusa), Catania, Messina, Palermo, Trapani, Reggio Calabria, Lampedusa (Agrigento), Cagliari, Crotone, Taranto, Vibo Valentia, Salerno, Brindisi, Corigliano (Cosenza) e Porto Empedocle (Agrigento).
Leggi Tutto »Rapporto Coop, 13% degli italiani punta a un carrello spesa più ricco
Gli italiani per il 2017 prevedono in crescita i costi delle utenze e della mobilita' (rispettivamente il 24% e il 22% li vede "superiori" rispetto al 2016) e, "per la prima volta dopo molti anni, immaginano di aggiungere valore al carrello della spesa alimentare": lo dichiara il 13% rispetto ad un 8% che continuera' a tagliare. E' quanto emerge dal 'Rapporto Coop' che contiene il sondaggio di fine anno e le previsioni sui consumi 2017. Il rapporto fotografa un Paese che "sta alla finestra" e che, "passati gli anni bui della recessione, spera nel futuro ma stenta a metterne a fuoco i dettagli". Infatti, tra le parole con cui gli italiani descrivono l'anno appena iniziato si confermano quelle che avevano gia' caratterizzato il 2016 ovvero "speranza" (la usa il 33% del campione, era il 33,8% un anno fa), "cambiamento" (12% a fronte di un 14,3%), "timore" (10% rispetto ad un piu' robusto 14,2% del 2016). Scostamenti pero', si sottolinea, "tutto sommato poco significativi a dimostrazione di una condizione di attesa che accomuna l'Italia e gli italiani". Ancora fra le parole piu' rappresentative del 2017 "ripresa" e "crisi", che registrano l'identico indice di gradimento (entrambe sono state scelte dal 8% del campione) "quasi come se l'una neutralizzasse l'altra".
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