Autoriciclaggio e ricettazione, l’inchiesta di Potenza tocca l’Abruzzo

Tocca anche l’Abruzzo l’inchiesta condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Potenza coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano. L’indagine è “strettamente legata all’incentivo statale denominato ‘Bonus 110′”. Il gip di Potenza ha emesso cinque misure di custodia cautelare in carcere e sei obblighi di presentazione per tre volte alla settimana alla polizia giudiziaria: l’accusa, a vario di titolo, è di associazione per delinquere finalizzata ai furti, in particolare di materiale edile e di strutture per ponteggi, all’autoriciclaggio e alla ricettazione. Secondo gli inquirenti, tra Basilicata e Campania, le persone coinvolte nell’operazione rubavano il materiale edile e poi lo rivendevano “a un prezzo più vantaggioso ad imprese e società compiacenti, impegnate nelle ristrutturazioni con il ‘Bonus 110′”. La custodia cautelare in carcere è stata disposta per P.C., 74 anni, di Potenza, G.P. (67), di Bellizzi (Salerno), G.C. (48), di Acerno (Salerno), F.I.C. (43), domiciliato a Campagna (Salerno) e I.O (45), residente a Pescara.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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