Cardinal Parolin: in questo momento ci deve essere un messaggio di fede e speranza, ma anche di responsabilita’

“In questo momento di emergenza sanitaria e di pandemia io credo che ci deve essere un messaggio di fede e speranza, ma anche di responsabilita’. Io credo che sia proprio questa la parola che racchiude tutto. Responsabilita’ nel senso di assumere atteggiamenti responsabili per non causare la diffusione della pandemia”. Lo ha detto il Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, questo pomeriggio a Pescara, alla “Cittadella dell’Accoglienza”, accompagnato dall’Arcivescovo della Diocesi Pescara-Penne Tommaso Valentinetti, nel corso della sua visita in citta’ in occasione della celebrazione del patrono San Cetteo. “La responsabilita’ – ha aggiunto – e’ anche rispettare e fare attenzione a queste misure che servono in questo periodo. La chiesa deve andare incontro alle necessita’ spirituali e materiali delle persone e vuole farsi carico dei dolori, delle sofferenze e delle necessita’ dell’essere umano”.

“In questo particolare periodo approfitto per salutare tutti anche in nome di Papa Francesco per manifestare la sua benedizione e la sua preghiera soprattutto per chi soffre. Voglio fare poi un augurio a questa radio perche’ in questo particolare periodo di pandemia in cui abbiamo difficolta’ ad incontrarci, in cui i rapporti sono piu’ lontani, la radio e’ diventato uno strumento utile come tutti i nuovi mezzi di comunicazione sociale e i mass media, anzi indispensabile per poter annunciare la parola di Dio e il Vangelo”. Cosi’ il Cardinale Pietro Parolin Segretario di Stato della Santa Sede, a Pescara per officiare la messa solenne in cattedrale per la festa di San Cetteo nel corso di un suo intervento a Radio Speranza, l’emittente della Diocesi di Pescara-Penne, pochi minuti dopo il taglio del nastro della nuova e rinnovata sede dell’emittente radiofonica diocesana. “Io credo che come dice anche il Papa nella Enciclica Fratelli Tutti – ha aggiunto durante la diretta radiofonica – siamo gli uni responsabili degli altri, siamo tutti nella stessa barca e che i destini degli uni sono i destini degli altri e che quindi non possiamo disinteressarci di quelli che sono vicini a noi, declinando questo concetto ai vari livelli, dalle relazioni interpersonali alle relazioni internazionali che riguardano la politica e le organizzazioni internazionali”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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