Celso Cioni, storico esponente di Confcommercio e sempre in prima linea nelle battaglie per L’Aquila, è morto a 65 anni dopo essere stato colpito da un malore ad Ovindoli, dove si trovava con la moglie.
Cioni si è reso protagonista anche di proteste eclatanti come quella che lo vide barricarsi negli uffici della Banca d’Italia all’Aquila. E’ stato consigliere comunale e capogruppo di Democrazia Cristiana negli anni ’90 e ancora dal 2002 al 2007 durante la prima giunta guidata da Massimo Cialente. Dal 2004 al 2008 ha ricoperto il ruolo di assessore provinciale con delega all’Urbanistica.
“Ho appreso con sgomento dell’improvvisa scomparsa di Celso Cioni – è il commento di Silvio Paolucci Capogruppo PD in Consiglio Regionale – La sua morte prematura mi addolora profondamente e costituisce un lutto non solo per la Città dell’Aquila, ma per tutta la comunità regionale. Ho avuto modo di apprezzare la dedizione e l’attenzione di Celso verso le problematiche legate al territorio. Un uomo per bene con una grande sensibilità.
Le mie condoglianze vanno alla famiglia e a quanti hanno conosciuto ed apprezzato le sue doti umane di direttore regionale di Confcommercio. La sua scomparsa priva la nostra Regione di un punto di riferimento molto prezioso”.
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