Chieti, condannati ex dipendenti Teateservizi per peculato e falso

Due ex dipendenti della società partecipata Teateservizi di Chieti sono stati condannati dal Tribunale di Chieti a quattro anni, otto mesi e 29 giorni di reclusione ciascuno. I due erano accusati di peculato e falso. L’inchiesta era partita da una segnalazione dell’allora direttore generale della società, Antonio Barbone.

Il pm Giuseppe Falasca, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna a cinque anni. I due sono stati inoltre condannati al risarcimento dei danni in separata sede nei confronti della società, che si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di 57.000 euro. Il Tribunale ha inoltre disposto la confisca in solido della somma di 19.820,07 o di beni per equivalente e la trasmissione della sentenza alla Procura regionale della Corte dei Conti. Secondo l’accusa i due avevano falsificato 136 bollettini postali per 264 volte, riproducendo i bollettini al fine di attestare a terzi l’avvenuto pagamento della tassa per la pratica di voltura dell’utenza idrica. Così facendo, sempre secondo l’accusa, attestavano come versate, ma in realtà trattenute a loro vantaggio, la somma di 18.900 euro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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