Coronavirus, D’Amario: i kit sierologici non danno nessun tipo di certezza

I kit sierologici non sono validati “ne’ a livello nazionale ne’ a livello mondiale e non danno nessun tipo di certezza. Anzi, creerebbero falsi negativi ancora piu’ pericolosi delle strategie del contatto”. Dopo l’allarme lanciato dall’assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri’, sull’uso dei kit sierologici reperibili sul mercato, anche il direttore generale della Direzione generale dell’Area prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Claudio D’Amario, torna sul tema in un’intervista alla redazione di “Sos Coronavirus”. D’Amario spiegato che il “falso positivo del test sierologico potrebbe creare perfino procurato allarme”. D’Amario, che sara’ posto dalla Giunta regionale abruzzese a capo del Dipartimento della Salute, aggiunge anche che “ci sono studi di confronto in Lombardia secondo i quali il 50 per cento dei pazienti positivi al tampone nasale sono risultati negativi al test sierologico”. D’Amario conferma che sono in corso verifiche su test, farmaci e sperimentazioni a livello nazionale dalle agenzie autorizzate, mentre si e’ in “attesa di un pre esame dell’Oms su 200 kit rapidi, ma tutti da tampone nasale, da faringe e da saliva”. Si sta lavorando anche a un uso di test da sangue per capire se le persone Covid positive siano in grado di sviluppare una capacita’ immunocompetente. “In sostanza – conclude D’Amario – si vuole capire, per il futuro, se i soggetti che hanno avuto il virus sono immunizzati o ancora suscettibili di nuovo contagio”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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