“Nella mattinata del 27 settembre, un detenuto di origine magrebina ha dato in escandescenza tentando di superare il cancello di primo ingresso dell’istituto penitenziario pescarese, inizialmente strattonando con violenza un agente di polizia penitenziaria e successivamente sferrando 2 pugni in pieno volto ad un altro agente – ha denunciato Giovanni Scarciolla, segretario provinciale del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria (Sappe). – Tempestivo l’intervento degli altri agenti di polizia che con professionalità e prontezza hanno bloccato il detenuto affinché la situazione non degenerasse ripristinando l’ordine e la sicurezza nel carcere di San Donato. Gli agenti coinvolti, inviati presso il nosocomio cittadino pescarese hanno riportato traumi per un totale di 23 giorni di prognosi. A loro esprimo la solidarietà del Sappe ed auguriamo una pronta guarigione – ha concluso – L’istituto penitenziario di Pescara è allo sbando totale a causa del sovraffollamento della popolazione detenuta oltre la capienza effettiva e la carenza di posti letto presenti nelle celle che, in molti casi, viene imbastita adattando uffici destinati ai colloqui di vario tipo del personale operante presso l’istituto penitenziario a vere e proprie camere di pernottamento e stanze di detenzione prive di servizi igienici”
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