Faceva prostituire la figlia appena 12enne: a mettere fine alla vicenda di degrado sociale è stata la polizia che ha arrestato una 52enne pescarese in esecuzione della sentenza emessa il 4 maggio 2016 dal Tribunale di Pescara, e confermata dalla Corte d’Appello dell’Aquila e resa definitiva dalla Corte di Cassazione il 5 dicembre scorso. La donna è stata condannata a nove anni e tre mesi di reclusione per prostituzione minorile, oltre alla pena pecuniaria di 25 mila euro e la perdita perpetua della patria potestà. I fatti risalgono al periodo compreso tra luglio e agosto del 2011. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Pescara avevano consentito di accertare come la donna, in diverse occasioni, aveva indotto la figlia a prostituirsi in cambio di denaro.
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