È stato convalidato oggi dal gip del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, l’arresto del 17enne finito in manette ieri con padre e madre con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il minore è stato affidato a un centro di prima accoglienza per minori dell’Aquila mentre la sorellina, di nemmeno 10 anni, è stata affidata ai servizi sociali. Sono stati i carabinieri di San Giovanni Teatino ad eseguire, ieri, un decreto di perquisizione personale e domiciliare nell’abitazione della famiglia. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Chieti nell’ambito del procedimento penale aperto nei confronti della famiglia.
Il padre del 17enne è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi clandestine, l’uomo 50enne è originario di Pescara, arrestato con la moglie 36enne originaria di Chieti, anche lei accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Anche il figlio 17enne ieri è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni, eseguite ieri nell’abitazione della famiglia, i militari dell’Arma hanno trovato un revolver calibro 22, con 8 cartucce caricate nel tamburo, con canna e cane alterati, un’altra pistola calibro 22, clandestina a percussione con una cartuccia e altre 376 cartucce calibro 22, 3 cartucce calibro 12, 4 panetti di hashish, 3 del peso di 303 grammi e uno del peso di 75 grammi oltre 120 bustine in cellophane utilizzate per il confezionamento e lo spaccio dello stupefacente, 3 coltelli da cucina intrisi di sostanza stupefacente e un bilancino. La coppia è stata associata al carcere di Chieti, il minorenne è stato trasferito in un centro di prima accoglienza per minori del capoluogo di regione.