Il Tar boccia il ricorso del Wwf sul calendario venatorio

Il Tribunale amministrativo regionale dell’ Abruzzo, a distanza di alcuni giorni dal deposito dell’ordinanza numero 199/2018, con la quale ha ritenuto insussistenti le doglianze del WWF nei confronti del calendario venatorio 2018/19, non ha concesso la sospensiva avanzata questa volta dalle associazioni venatorie Federcaccia Abruzzo e Federazione Italiana della Caccia. Salvo dunque il calendario venatorio regionale. Le associazioni avevano presentato ricorso per l’annullamento di alcune parti del calendario venatorio, poiché modificato ed integrato, invocandone la sospensione anche a causa della asserita “immotivata e non consentita” esclusione delle specie cacciabili canapiglia, codone, mestolone, moriglione, frullino, combattente e moretta. Già su quest’ultimo ricorso della Federcaccia, altre Associazioni (Enal, Arci e Liberacaccia) nel prenderne le distanze, invocavano una comportamento maggiormente responsabile e collaborativo da parte dell’Associazione proponente. Ebbene, con un articolato decreto, il Tar ha rigettato anche questa richiesta di misura cautelare monocratica che avrebbe bloccato la stagione venatoria già in corso, anche in considerazione del fatto che i competenti organi regionali sono in procinto di riesaminare il calendario venatorio con riguardo alla cacciabilità delle sopra indicate specie, ivi non considerate. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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