Immigrazione, calo del 7,8% degli stranieri che prendono cittadinanza

Nel 2021 le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state 121.457, il 23,5 per mille dei residenti con un calo del 7,8% rispetto al 2020. Lo riporta l’Istat nel report ‘Stranieri e nuovi residenti’. Si tratta prevalentemente di donne (il 50,7% in media nazionale), con differenze a livello regionale che vanno dal massimo della Valle d’Aosta (il 55,5% di donne sul totale delle acquisizioni) all’Abruzzo dove si riscontra una maggiore presenza di uomini (solo il 46,6% di donne).Le acquisizioni di cittadinanza – sottolinea l’Istituto nazionale di statistica – si sono registrate prevalentemente nel Nord-ovest (38,5%) dove la presenza straniera è più radicata, con la Lombardia a fare da traino con il 24,3% di acquisizioni sul totale nazionale. In rapporto alla popolazione i valori più elevati si riscontrano in Valle d’Aosta(54,1 per mille dei residenti) e nella provincia autonoma di Trento (52,8per mille); mentre in Campania si registra il valore più basso (9,6 per mille).

Nell’ultimo triennio – fa sapere l’Istat – le regioni che hanno visto accrescere in modo lineare il numero di acquisizioni in rapporto alla popolazione sono state la provincia autonoma di Trento (che è passata dal 35,3 per mille del 2019 al 52,8 per mille del 2021) e l’Emilia-Romagna (dal 22,7 per mille al 29,3 per mille), mentre valori decrescenti si riscontrano in Umbria (dal 31,5 per mille al 23,1 per mille), in Abruzzo (dal 37,2 per mille al 22) e in Puglia (dal 18,3 al 14,3).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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