La campagna per il Diritto all’oblio oncologico supera le 100mila firme

Ha superato le 100mila firme e le adesioni non accennano a fermarsi: la campagna per il Diritto all’oblio oncologico, lanciata da Fondazione AIOM a gennaio, ha dato risultati eccezionali e ha raggiunto l’obiettivo nella notte. La petizione sarà consegnata al prossimo presidente del Consiglio e al presidente Mattarella per richiedere una legge in grado di tutelare gli ex pazienti oncologici. Oggi, infatti, sono oltre un milione le persone guarite da un tumore in Italia: per molti di loro, però, la guarigione figura solo in cartella clinica, mentre a livello burocratico continuano a venire considerati malati, con discriminazioni nell’accesso a servizi come la stipula di assicurazioni e di mutui, difficoltà nei processi di adozione e di assunzione sul lavoro. La norma permetterebbe all’Italia di seguire l’esempio virtuoso di Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Portogallo, che già tutelano i propri cittadini con una legge dedicata. La campagna di comunicazione, che ha visto la nascita del portale dirittoallobliotumori.org per la raccolta firme, intense attività social con il lancio di una challenge, l’hashtag #iononsonoilmiotumore e la diffusione di opuscoli, si è arricchita di un grande evento a Pescara, la prima camminata non competitiva per il Diritto all’oblio oncologico, a cui hanno partecipato più di 400 persone. Domenica 23 ottobre l’iniziativa, aperta a tutti, si ripeterà a Modena. Gli straordinari risultati sono stati presentati a Roma, in occasione della Giornata Precongressuale AIOM.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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