“Le critiche e le perplessita’ gia’ espresse nei giorni scorsi: e’ del tutto legittimo e ragionevole realizzare una struttura unica nel capoluogo adriatico che raccolga esclusivamente gli uffici dislocati nelle varie sedi a Pescara. E’ sbagliato, pero’, farlo senza una dettagliata e condivisa conoscenza dei dati, senza una adeguata programmazione, senza individuare una razionalizzazione organica dell’intero patrimonio immobiliare, senza tener conto delle esigenze logistiche dell’Aquila e delle altre citta’ abruzzesi che ospitano uffici e funzioni regionali. Nessun campanilismo, dunque: ma il bisogno di una visione realmente regionale dei problemi, degli interessi istituzionali, dell’efficienza e del risparmio economico”. Lo ha detto, a Pescara nel corso di una conferenza stampa il consigliere regionale dell’Abruzzo, Pierpaolo Pietrucci, del Partito democratico, a proposito della vicenda di realizzare la sede unica degli uffici regionale proprio a Pescara. Nell’occasione Pietrucci ha soprattutto evidenziato alcuni fatti nuovi: “Per la sede unica regionale nell’area di risulta a Pescara si prevede un dimensionamento di 20.000 metri quadrati di superficie coperta a fronte degli attuali 10.000 metri quadrati rappresentati dagli uffici in futura dismissione di viale Bovio, via Raffaello e via Largo dei Frentani – ha aggiunto -. Perche’ ben il doppio di quanto attualmente utilizzato? Nell’ipotesi di riorganizzazione del Dipartimento della presidenza della Giunta regionale, definita dall’assessore Liris e dalla direttrice Grimaldi, Pescara passa da 6 a 7 uffici, mentre L’Aquila retrocede da 9 a 8 Uffici”.
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