L’Abruzzo e’ tra le prime tre regioni italiane per le opposizioni alla donazione degli organi

L’Abruzzo e’ tra le prime tre regioni italiane per le opposizioni alla donazione degli organi. Il dato è stato ribadito a Spoltore nel corso dell’incontro organizzato dal Comune per sensibilizzare su trapianto, donazione, e sui corretti stili di vita che li rendono possibili. Peggio dell’Abruzzo (con il 51,5% dei familiari che si oppongono alla donazione) fanno solo Umbria (65%) e Basilicata (54,4%). “Guardando la mappa sulle opposizioni” ha sottolineato Daniela Maccarone, del Centro Regionale per i Trapianti, “e’ evidente che aumentano scendendo di latitudine”. Il dato dipende dalla fiducia verso la sanita’ pubblica perche’ “chiaramente in Lombardia e Veneto non ci sono solo lombardi e veneti, ma anche persone originarie del sud”. Un altro elemento significativo emerge dal confronto tra il 2022 e il 2021, quando le opposizioni erano in percentuale molto inferiore: “durante il Covid”, prosegue Maccarone, “i medici erano considerati degli eroi, e questa diversa percezione spiega il maggiore favore verso le donazioni”. La comunicazione e’ dunque centrale e su questo si e’ concentrato l’intervento di Irene Rosini, coordinatrice infermieristica dell’Unita’ Operativa Complessa di Anestesiologia Rianimazione e Terapia del Dolore ASL di Pescara: “i familiari di un potenziale donatore devono decidere in una situazione difficile, per questo e’ importante che ci sia il consenso a monte”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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