L’Aquila, sgominata banda di spacciatori di droga

Avrebbero comprato droga dal mercato romano, celandola poi sottoterra nelle campagne vicine a piccoli centri e alimentando in questa maniera una fiorente vendita giornaliera al “dettaglio” all’Aquila e nel circondario con lo spaccio, con incassi medi di 50-60mila euro al mese. La Squadra mobile dell’Aquila ha sgominato una organizzazione criminale dedita a reperimento e spaccio di cocaina e hashish, capeggiata da cittadini albanesi e macedoni. L’operazione ha portato in carcere sei stranieri, altri tre sono latitanti con le ricerche estese in ambito internazionale: per tutti l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di cocaina. Complessivamente, sono 18 le persone coinvolte nella inchiesta della Procura dell’Aquila: sei stranieri e tre italiani sono indagati in stato di liberta’ con l’accusa di essere i pusher sul territorio.

Le indagini della polizia, con servizi di appostamento di giorno e di notte, hanno evidenziato il modus operandi della banda che si muoveva con un’organizzazione curata nei minimi particolari, basata su prenotazioni prevalemente su Whatsapp con un linguaggio “criptato”. Il prezzo di una dose era di circa 50 euro, “caramelle” il termine indicato le singole dosi di cocaina, “sassi” per 10 grammi, una mano o un palmo (cinque dita) per indicare altrettanti grammi, una birra piccola piccola per indicare una singola dose da mezzo grammo.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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