Legambiente, tra il 1970 ed il 2020 i chilometri di costa in erosione sono triplicati in Italia +++ RAPPORTO COMPLETO +++

Tra il 1970 ed il 2020 i chilometri di costa in erosione sono triplicati in Italia. In media sono stati persi 23 metri di profondità di spiaggia per tutti i 1.750 chilometri di litorale e oggi il fenomeno dell’erosione interessa il 46% delle coste sabbiose, che presuppongono poi costosissimi interventi di ripascimento e realizzazione di barriere, spesso non efficaci e davvero risolutivi. Il questo scenario si scopre che l’Abruzzo è quello che sta messo peggio in Italia, con 82,4 chilometri interessati dal fenomeno, su un totale di 114 chilometri di spiagge, una percentuale pari al 63%, di gran lunga superiore rispetto alla media italiana. Seguita dalla Calabria pari a 60,9% pari a 278 chilometri, Puglia con il 55,1% pari a 375 chilometri, Campania 54,1% (85 km), dal Molise con il 52,8% (19 km), Marche 48% (81 km). Ad attestarlo è il rapporto ‘Spiagge 2022’ di Legambiente presentato sabato. La ragione principale dell’erosione è indicata, secondo quanto riportato nel rapporto ‘Spiagge 2022’ di Legambiente – nell’antropizzazione della fascia costiera prossimale al mare, con la scomparsa del 90% dei sistemi naturali di dune costiere che rappresentavano il lato terrestre del sistema costiero in equilibrio, oltre che una parte determinante del paesaggio costiero italiano e della biodiversità delle nostre coste.

In Abruzzo le aree costiere più a rischio sono quelle di Alba Adriatica e Martinsicuro a nord, quelle di Montesilvano, in provincia di Pescara, di Casalbordino e Fossacesia , in provincia di Chieti. A valere sul Pnrr, la Regione Abruzzo ha chiesto al governo la somma di 120 milioni di euro proprio per intervenire su tutta la costa abruzzese, dei quali 11 milioni di euro sono stati pianificati per vari interventi.

https://www.legambiente.it/primo-piano/rapporto-spiagge-2022/

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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