Il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha prorogato l’applicazione delle misure di prevenzione collaborativa, applicate lo scorso dicembre, nei confronti di 6 aziende della provincia aquilana attive nel comparto agropastorale ritenute esposte al rischio di tentativi di infiltrazione mafiosa sotto forma di agevolazione occasionale.
L’adozione delle misure, di natura diversa dall’interdittiva, in quanto di portata meno incisiva poiché non preclude i rapporti con la pubblica amministrazione, consente tuttavia una stretta azione di vigilanza prescrittiva sull’attività d’impresa, da parte delle Forze di polizia e della Direzione investigativa antimafia (Dia), sotto il coordinamento della Prefettura, a scopo di prevenzione dal rischio di infiltrazione della criminalità organizzata.
In particolare, per effetto del provvedimento, l’impresa dovrà adottare e attuare misure organizzative atte a rimuovere e prevenire i tentativi di infiltrazione mafiosa riconducibili a situazioni di agevolazione occasionale, comunicare al Gruppo interforze antimafia, entro 15 giorni dal loro compimento, gli atti di disposizione, di acquisto o di pagamento eseguiti o ricevuti, gli incarichi professionali conferiti, di amministrazione o di gestione fiduciaria ricevuti, di valore non inferiore a 5 mila euro, i finanziamenti, in qualsiasi forma, eventualmente erogati da parte dei soci o di terzi, i contratti di associazione in partecipazione stipulati.